
Dopo Rubini anche il Comitato porto città replica all’intervista a Garofalo "Le navi di più di 300 metri e alte 65 in ormeggio coprirebbero il Guasco".
"Giù le mani dal Molo Clementino. Il nostro Comitato sarà forse incompetente, ma non è ammanicato". L’intervista al presidente dell’Autorità portuale di Ancona, Vincenzo Garofalo, ha sollevato una serie di reazioni, soprattutto alla voce Molo Clementino per le grandi navi da crociera. Dopo le parole, ieri, del consigliere comunale di sinistra Francesco Rubini, ora tocca al Comitato Porto Città che da sempre si batte contro quell’opera: "Il presidente Garofalo ha la minima percezione della complessità della questione e si sente così sicuro ad andare avanti nonostante i cittadini quell’opera faraonica non la vogliano?" si chiede il comitato.
Apprendiamo dalla stampa che lui redarguisce chi difende l’ambiente insieme al porto antico in quanto persone prive di competenza per la mancata conoscenza dei ‘benefici’ prodotti dai combustibili utilizzati dalle moderne navi da crociera. In realtà gli studi scientifici indipendenti di settore non sono affatto allineati a questi convincimenti e forse, per essere competenti, occorre conoscere anche quello che si dice fuori dal cerchio magico dei potentati.
E pensare che il PIA venne finanziato anche dall’Autorità Portuale di Ancona. Vale ancora la pena di ricordare che dallo studio emersero con evidenza scientifica alcuni dati: i contributi emissivi dovuti al trasporto stradale specie ai mezzi pesanti diretti al porto su percorsi urbani, al traffico navale in porto, in particolare quando durante la fase di stazionamento maggiori sono le emissioni dei biossidi di azoto; nel periodo 2013-2019, inoltre, valori in media tripli di PM 2.5 e doppi di NO2 (biossido d’azoto, ndr.) rispetto ai limiti stabiliti dalle linee guida dell’OMS di settembre 2021 superati i quali già si osservano effetti sanitari; a causa dell’inquinamento 550 decessi prematuri in 5 anni". Le posizioni in campo, sui due fronti, non si sono modificate di una virgola. Da una parte l’Authority che spiega come l’opera non provocherà più inquinamento, dall’altra le organizzazioni ambientaliste pronte a dare battaglia fino alla fine. Almeno fino a quando il Ministero dell’Ambiente si esprimerà in merito al parere della commissione sulle valutazioni ambientali (forse già a marzo prossimo), togliendo le castagne dal fuco anche al sindaco di Ancona Silvetti, da sempre contrario al molo: "Ma passiamo allo sfregio che si vuole fare del porto antico mediante la costruzione dell’hub crocieristico al fronte esterno del Molo Clementino _ scrive il Comitato Porto Città di Ancona _. Con la realizzazione della nuova banchina al Molo Clementino, le navi lunghe più di 300 metri e alte più di 65 metri in ormeggio coprirebbero il retrostante colle Guasco che ha una altezza di 72 m dal livello del mare, alla faccia di come recita il vincolo paesaggistico del 1952".