Il buco da 220mila euro in seno al bilancio della Fondazione Muse verrà colmato con un escamotage amministrativo e procedurale, ma le probabilità che l’assessore alla cultura, Anna Maria Bertini, resti al suo posto anche nel 2025 sono ridotte al lumicino. Secondo una indiscrezione di cui il Carlino è venuto a conoscenza, la diretta interessata, nonostante la strenua difesa del suo operato durante la commissione ad hoc di lunedì mattina (dove è stata lasciata sola dalla giunta, a parte il collega dei lavori pubblici Tombolini, e dal suo staff), avrebbe già salutato i membri della sua struttura e della direzione.
Questione di settimane, non di giorni, forse di un mese, al massimo entro gennaio, ma il suo destino di prima vittima di un rimpasto prematuro sembra ormai segnato. Già questa settimana il sindaco, Daniele Silvetti, provvederà a prendere in mano l’organigramma della Fondazione per intervenire sul nuovo assetto. Probabilmente non assumerà il ruolo di presidente, come annunciato, sebbene il regolamento lo preveda e altri suoi colleghi in passato, vedi Fabio Sturani, lo abbiano già fatto.
Un esito importante per la strategia futura riguarda le manifestazioni d’interesse che giungeranno per entrare all’interno del nuovo Cd’A di Fondazione Muse, anche qui attraverso un procedimento abbastanza snello e rapido visti i tempi contingentati. Quanto al buco di bilancio della Fondazione, da saldare entro il 31 dicembre prossimo, la giunta comunale avrebbe già in testa di modificare il contratto di servizio della Fondazione di cui il Comune, lo ricordiamo, è il socio unico. Previsto anche un nuovo schema di convenzione. Manovre amministrative che consentiranno di trovare risorse fresche e soprattutto immediate per colmare la lacuna, soldi comunque che andranno ripianati in corso d’opera.
Una volta sistemati i conti del bilancio e rinnovato il Consiglio d’Amministrazione il sindaco dovrà affrontare il nodo del rimpasto. Detto che la Bertini è ormai quasi fuori dalla squadra di governo, resta da capire su quale scelta si orienterà il sindaco. A differenza di quanto accaduto la sera prima della presentazione della sua giunta, a giugno 2023, Silvetti stavolta dovrebbe fare di testa sua, scansando ingerenze politiche da parte della maggioranza che lo sostiene. Il nuovo assessore, in base alla regola delle ‘quote rosa’, sarà donna, ‘tecnica’ e probabilmente non di area. Il casting è già iniziato.