"Attenzione, uscite tutti dal tribunale, questa è una emergenza". Era passato da poco mezzogiorno quando ieri, dagli altoparlanti di Palazzo di Giustizia, una voce ha avvisato i presenti di uscire subito. Dal primo piano, uffici del gip, usciva del fumo e puzzava di bruciato. In pochi minuti il tribunale si è svuotato. La fortuna ha voluto che, causa terremoto, nessuno si trovasse al quinto piano (inagibile per la messa in sicurezza di alcune controsoffittature) quindi è stato più semplice per i presenti raggiungere l’uscita. Le udienze pubbliche erano per lo più al piano terra, al primo e al secondo piano. Tutti sono stati evacuati, bar compreso. Il piazzale antistante si è riempito di persone, giudici, magistrati, avvocati, forze dell’ordine e anche la presidente del tribunale Edi Ragaglia. In due minuti sono arrivati in sirena i vigili del fuoco che sono entrati all’interno per capire cosa era successo. Sul posto sono arrivati anche gli ingegneri della ditta che cura l’impianto elettrico. Sono stati loro ad individuare il quadro elettrico da cui si era bruciato un fusibile che ha mandato ko un trasformatore. Il quadro elettrico era quello all’interno degli uffici gip, al primo piano, di fianco all’aula gup, dove ieri erano in corso degli interrogatori, e vicino allo sportello dei decreti penali. Dalla soffittatura usciva il fumo che si è propagato in fretta. Appena annerita la plastica del trasformatore. I pompieri non hanno dovuto utilizzare né estintori né idranti. Non c’erano fiamme libere. L’impianto è stato staccato e il problema si è risolto. Ora andrà riparato. La situazione è tornata alla normalità alle 12.40 quando è stato dato il via libera a rientrare. Poco dopo sono riprese tutte le udienze anche se è rimasto il cattivo odore di bruciato al primo piano.
ma. ver.