"Siamo vicini ad una svolta. Il Governo si è impegnato a risolvere la questione in maniera definitiva e a porre fine a questa questione che per noi operatori è un calvario". Così si è espresso Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari, nel corso dell’Assemblea regionale Sib-Fipe Confcommercio che si è svolta ieri ad Ancona nella sede direzionale di Confcommercio Marche. "Attendiamo – ha proseguito – una iniziativa legislativa, tra l’altro sollecitata dal Capo dello Stato, per i prossimi giorni. Riteniamo che ci possa essere un punto di equilibrio tra la maggiore concorrenza e la tutela dei diritti degli attuali concessionari secondo il diritto europeo".
La preoccupazione grande per gli operatori balneari, più volte espressa nell’intervento di Capacchione, è quella di veder messa a bando la propria concessione. Al momento il Governo ha spostato al 31 dicembre 2024 il termine di scadenza delle concessioni, rispetto a quanto previsto lo scorso agosto dalla legge sulla concorrenza che aveva fissato il termine alla fine del 2023, e una serie di deroghe per i Comuni che, qualora in difficoltà, potranno espletare i bandi fino al 2025. "La legge approvata dal precedente Governo – ha sottolineato Capacchione – mette in angoscia le nostre aziende di eccellenza che rappresentano un modello turistico unico in Europa, capaci di qualificare un territorio e contribuire al suo sviluppo turistico e quindi economico". Il presidente del sindacato balneari ha puntato il dito soprattutto verso la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittima la proroga delle concessioni alla fine del 2024 decisa dal Governo con i decreto "Milleproroghe". "Le leggi vanno fatte dal Parlamento, non dal Consiglio di Stato e la politica smetta di utilizzare la questione balneare ai fini strumentali come la falsità dell’inesistente suo inserimento nel Pnrr – ha ribadito Capacchione – La nostra è una risorsa preziosa del Paese che proprio per questo dovrebbe essere sottratta al mercato e ai grandi investitori che penserebbero solo all’utile. Il Governo sta procedendo ad una mappatura in scala nazionale per capire quante concessioni insistono sulle coste italiane e quante di nuove ne potranno essere date nell’ambito di applicazione della direttiva Bolkestein".
L’Assemblea è stata aperta dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: "La Regione – ha detto – con la filiera della Conferenza delle Regioni e con il Governo ha deciso di dare pieno sostegno alla mappatura e all’azione di interlocuzione a difesa delle imprese. Una fase complessa dove noi oggi dobbiamo concentrarci per tutelare un bene, che lo è per tutta la nostra economia e per il nostro asset turistico e per tutelare le imprese la cui specificità va assolutamente salvaguardata. Riteniamo che in uno stato di diritto è assolutamente grave la riduzione della capacità imprenditoriale e un’incertezza che reca danno alle imprese e a tutto il settore".
Claudio Desideri