
Con il blocco, si spera temporaneo, dell’accesso ai posti nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) da parte della prefettura, nel...
Con il blocco, si spera temporaneo, dell’accesso ai posti nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) da parte della prefettura, nel giro di poche settimane si rischia la presenza di decine di richiedenti asilo costretti a vivere in soluzioni di fortuna. Intanto sono già alcune decine gli stranieri accampati in vari luoghi della città; per loro una vera e propria sopravvivenza a condizioni meteo climatiche difficili e senza altre opzioni visto che i posti per i senza fissa dimora in città sono pochi, sempre pieni e consentono soltanto rotazioni periodiche (15 giorni poi si deve uscire).
La prima conseguenza è quella per il Comune dove però vige cautela: "Al momento non mi sono stati segnalati bivacchi particolari _ afferma il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti _. Se la prefettura ha preso questa decisione presumo che i posti non siano illimitati, ma non sta a me fare certe considerazioni. Ripeto, al momento non ho notizie di particolari disagi. Certo, leggendo il vostro articolo oggi è interessante la frase di un richiedente asilo che dice ‘ci hanno detto di venire ad Ancona’, come se ci fosse una regia dietro".
Situazione sotto controllo anche per l’assessore ai servizi sociali, Manuela Caucci: "Come richieste non abbiamo grossi contraccolpi come richieste. Noi, come Comune, non abbiamo la possibilità di offrire altri posti".