REDAZIONE ANCONA

Blocco degli straordinari e prestazioni aggiuntive per i lavoratori

Blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive per i lavoratori di Poste Italiane, circa 2800 nelle Marche, da sabato scorso...

Blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive per i lavoratori di Poste Italiane, circa 2800 nelle Marche, da sabato scorso fino al 9 gennaio. Lo sciopero che ha impattato maggiormente su recapito e uffici postali è stato proclamato da Slc Cgil e Uilposte contro una riorganizzazione che rischia di danneggiare lavoratori e cittadini. "Abbiamo escluso il 16 dicembre per via della scadenza Imu e a salvaguardia dei servizi essenziali - dice Michele Spettatori, segretario generale Uilposte Marche - ma non voltiamo le spalle ai lavoratori. Carenze di organico, pressioni, precariato e dispositivi di protezione insufficienti sono problemi che non possiamo ignorare. Invitiamo lavoratrici e lavoratori a partecipare allo sciopero". Proprio la Uilposte, venerdì, ha incontrato i lavoratori delle Marche alla presenza dei segretari nazionali Silvia Cirillo e Giuseppe Franchina. Presente anche la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli. "È inaccettabile - ha detto Cirillo - che in un’azienda così strategica si firmino accordi di riorganizzazione in tempi record, escludendo Uil e Cgil. Questo ha ricadute pesanti sui posti di lavoro, mentre il precariato dilaga, lasciando 20mila persone in attesa nelle graduatorie e senza risposte concrete per i lavoratori in emergenza abitativa e familiare. I precari sono costretti a lavorare in condizioni difficili, temendo per il loro futuro, con mezzi inadeguati e dispositivi di protezione spesso insufficienti. Con la privatizzazione, l’intelligenza artificiale e l’incertezza del servizio universale, il rischio è un abbassamento della qualità del lavoro che coinvolgerà ogni settore". Secondo Franchina siamo di fronte a "riorganizzazioni approssimative, che avrebbero richiesto mesi di trattativa in condizioni normali. Non condividiamo né il metodo né le risposte in termini di organico, che rischiano di portare a una mobilità collettiva coatta negli uffici postali. Inoltre, l’indennità di relazione non valorizza le professionalità e risulta inadeguata rispetto al costo della vita. Per questo non le abbiamo firmate". Franchina ha anche denunciato la mancanza di una progettualità chiara nella divisione Dto e l’assenza di un confronto sindacale efficace.