REDAZIONE ANCONA

Bimbo morto per rigurgito, il pm: "Omicidio colposo"

L’autopsia dovrà chiarire se ci sono responsabilità della madre che era in casa da sola con la sorellina di 5 anni. Lunedì sera aveva la febbre alta

Bimbo deceduto ad appena due anni nel suo lettino nel giorno dell’Immacolata, probabilmente per aver inalato il suo rigurgito: aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il pm Irene Bilotta ha disposto l’autopsia sul piccolo corpicino e aperto l’indagine per omicidio colposo, ma potranno essere solo gli accertamenti medico legali che saranno effettuati nei prossimi giorni a dire se ci sia stata una responsabilità da parte della mamma che dormiva nella stessa stanza con la culla accanto al suo letto ma non si sarebbe accorta del fatto che non respirava più. Da quanto riferito dalla mamma di origini rumene (come il padre che vive in Romania) martedì stesso agli inquirenti il bimbo aveva febbre alta con rigurgito dalla sera precedente e la donna avrebbe somministrato paracetamolo come indicato dal pediatra. La febbre sarebbe anche scesa e la notte sarebbe trascorsa tranquilla fino alla scoperta che suo figlio non respirava più. Di qui l’allarme al 118 quando però ormai non c’era più nulla da fare per il piccolo. La donna, al momento disoccupata, viveva da sola in un appartamento molto ben tenuto di Largo Procaccini, dove però la giovane mamma ha chiesto di non voler più stare per via del forte choc provato.

"Non me la sento" avrebbe riferito alle persone a lei vicine. Un dolore insopportabile per lei e per la sorellina di cinque anni che si ritrova inspiegabilmente senza l’adorato fratellino: entrambe al momento si trovano in albergo e sono costantemente seguite, i servizi sociali del Comune si sono subito messi in azione per un sostegno psicologico e materiale.

Il bimbo era nato in Romania a dicembre del 2018, ma la mamma risiede a Monte San Vito da un paio d’anni e mezzo e prima a Chiaravalle. La donna, contattata dai servizi sociali, perché aveva iscritto la piccola alla scuola materna dove non era stata però portata, avrebbe riferito di non aver bisogno di nulla e di voler tenere e dedicarsi lei ai suoi due bimbi. Nessun disagio o problema come invece alcune voci di infondate si sono sparse a poche ore dalla tragedia che ha travolto una famiglia riservata e rispettabile. "Si tratta di una disgrazia che ha travolto una famiglia e un’intera comunità- spiega il sindaco Thomas Cillo – e in questo momento dovrebbe esserci spazio solo per il rispetto del dolore di una mamma che ha perso il proprio figlio. Gli inquirenti stanno facendo approfondimenti che saranno gli unici a dire con certezza quanto accaduto. Noi ci siamo attivati per un supporto psicologico alla madre alla figlia e per la tutela che meritano".

Sara Ferreri