MARINA VERDENELLI
Cronaca

Bimbo si ferisce la fronte con una vite nel parco: la famiglia chiede i danni al Comune di Ancona

Il piccolo era scivolato da un gioco e nella trave di una barca di legno c’erano delle viti taglienti e sporgenti più del dovuto. Ora i genitori hanno fatto causa per 100mila euro

Alessandro Atanasio, l’avvocato che tutela la famiglia

Alessandro Atanasio, l’avvocato che tutela la famiglia

Ancona, 14 dicembre 2023 – Bambino scivola da un gioco del parco comunale e una vite sporgente gli taglia mezza fronte. Uno squarcio importante che forse si porterà dietro tutta la vita. Sul suo volto infatti è rimasta una brutta cicatrice, classificata come una danno permanente pari al 18%. Solo un costoso intervento di chirurgia plastica potrebbe coprirgli quello sfregio.

I genitori hanno dovuto avviare una causa legale contro il Comune, responsabile di quel gioco che si trovava al parco degli Ulivi di Collemarino. La famiglia chiede un risarcimento fino a 100mila euro per i danni e le sofferenze patite dal bambino che aveva solo 5 anni quando è finito in ospedale con la fronte sanguinante. Il minore ha ancora il volto deturpato.

Prima di agire in giudizio i genitori hanno tentato una negoziazione assistita tra avvocati con l’ente e a cui il Comune prima ha convenuto di aderire, pubblicando anche nei giorni scorsi una delibera di giunta sull’albo pretorio per dare incarico della mediazione ad un proprio legale ma poi non si è presentato all’appuntamento concordato che era stato fissato per il 4 dicembre scorso.

L’incidente al parco risale al 12 settembre del 2022. Erano le 19 e il minore si trovava con la mamma e un’amica di questa. Mentre il minore giocava sopra ad una nave tutta di legno, aiutato dalla madre che lo assisteva tenendolo per mano, è scivolato di colpo cadendo su una delle travi che componevano il gioco. Nella trave c’erano delle viti taglienti e sporgenti più del dovuto. Il bambino è finito con la parte destra del volto su una di quelle viti che gli ha squarciato mezza fronte. Scoppiato in lacrime era stato portato in pronto soccorso dove i medici gli aveva diagnosticato una ferita lacerocontusa dandogli inizialmente otto giorni di prognosi. Successivamente il piccolo è stato poi visitato da una dottoressa pediatrica che aveva aggiunto al bambino altri quindici giorni di prognosi visto lo stato del taglio e la sua consistenza.

Attraverso l’avvocato Alessandro Atanasio i familiari del bambino hanno, in un primo momento, scritto al Comune per avere gli estremi della loro compagnia assicurativa e chiedere un risarcimento del danno patito e chiedere anche la rimozione del gioco in quanto non sicuro. Poi hanno presentato querela anche in Procura per lesioni colpose. Dopo l’incidente la polizia locale era stata al parco per transennare, con un nastro bianco e rosso, il gioco ritenuto pericoloso ed evitare così che altri bambini si facessero male.