Prima il recupero della somma dovuta per risanare le casse della Fondazione Muse, poi tutto il resto. L’assessore alla cultura, Anna Maria Bertini, con le spalle al muro. L’amministrazione Silvetti sempre più convinta di anticipare un mini-rimpasto entro il prossimo mese di gennaio e l’unica casella che rischia davvero di saltare è quella occupata dall’ex funzionaria della Regione, nominata in seno alla giunta di destra la sera prima di presentar
e la squadra di governo a giugno 2023. Sui tempi dell’addio molto dipenderà dalla capacità della Bertini di risanare completamente il buco di 300mila euro messi a bilancio preventivo nel 2024 senza avere piena contezza sul recupero di quella somma entro il 31 dicembre prossimo.
In caso favorevole è molto probabile che l’assessore Bertini riesca a scavallare al 2025, con chance, seppur esigue, di superare il taglio; altrimenti, qualora i soldi mancanti per la stagione lirica non dovessero essere trovati, non è da escludere che la titolare della cultura possa essere messa alla porta durante le feste di Natale. Uno scenario in continuo movimento, nonostante al Carlino la diretta interessata non più tardi di tre giorni fa abbia ribadito la sua ferma decisione di andare avanti nel suo lavoro, anticipando addirittura alcuni capitoli operativi da attivare nel 2025. Proprio questo suo piglio deciso potrebbe trasformarsi nell’ennesimo bubbone per Silvetti e per tutto il centrodestra anconetano, già alle prese con il caso-Bastianelli.
Le situazioni sono diverse, soprattutto a livello contrattuale, ma visto l’incarico a suo modo fiduciario offerto alla Bertini è presumibile pensare come quest’ultima possa dare battaglia. Parliamo di una ‘tecnica’ in quota Fratelli d’Italia, con i vertici locali del partito che le hanno girato le spalle, e per questo più in difficoltà a raggiungere un accordo di comodo tra le parti. Nonostante a Palazzo del Popolo le bocche continuino a restare cucite in questa fase cruciale per il futuro della prima giunta comunale di destra della storia anconetana, qualcosa trapela sul futuro della cultura e della giunta.
Sindaco e collaboratori starebbero valutando alcune figure da inserire al posto della Bertini, con alcuni curricula ritenuti ‘molto interessanti’ e già i profili considerati più appetibili sarebbero fortemente attenzionati. Nella lista non figura la prima candidata a ricoprire quel ruolo nell’estate del 2023, Arianna Trifogli. Una cosa, almeno per ora, sembra certa, non sarà un assessore dell’attuale giunta a prendersi la strategica delega, ma una classica sostituzione: esce una figura ne subentra un’altra, ovviamente al femminile per rispettare le cosiddette ‘quote rosa’ imposte per legge. Se rimpasto ci sarà sulle deleghe lo si vedrà soltanto il prossimo anno.