Ancona, 14 giugno 2023 – “Svegliati Andrea, svegliati. Io e il Milan ti aspettiamo. Devi essere coraggioso". Voce suadente, come solo Silvio Berlusconi sapeva fare. Un sibilo continuo, penetrante nelle orecchie di Andrea Carloni, per mesi. Nel 1997 aveva appena 16 anni e una vita davanti. Tornava a casa dopo una giornata di lavoro. Faceva il meccanico. Aveva anche preso una lezione di guida. Una curva improvvisa, lo scooter che cade. Andrea sbatte la testa, cade male. Lo portano in ospedale ed entra subito in coma. La sua vita resta per giorni appesa a un filo. Fino a quando per lui, grande tifoso del Milan, arriva un regalo inaspettato. Un’audiocassetta, un messaggio inciso di Silvio Berlusconi, allora presidente dei rossoneri che vincevano in Italia e in Europa.
Andrea, grazie alle terapie rianimatorie e anche per quel messaggio ascoltato e riascoltato sul letto d’ospedale, è ancora vivo. Oggi ha 42 anni ed è impiegato nei servizi sociali del Comune di Ancona.
"Se sono vivo è grazie a Berlusconi" ci ha detto ieri al telefono mentre si trovava in auto insieme al papà Alfio che non l’ha mai lasciato solo un istante della sua vita. "Berlusconi è stato un grande, un vero uomo"
Quando hai appreso la notizia della sua morte, cosa hai provato?
"Un grande dispiacere, tristezza. Per me Berlusconi ha significato tanto"
Ci racconti di quel messaggio audio?
"E’ stata una cosa che ha cambiato la mia vita, ci ha fatto molto piacere (aggiunge anche il papà Alfio che gli sta accanto)"
Ma è vero che è stato grazie a lui che ti si risvegliato?
"Sì, è vero. E’ stato un grande"
Ora come stai? Lavori, che vita fai?
"Sto bene. Ho qualche problema a camminare e una paresi al braccio destro, ma sono vivo. Continuo a fare riabilitazione, ho un lavoro in Comune"
Sei stato anche a Milanello per incontrare i giocatori del Milan?
"Sì, è stato Berlusconi a invitarmi, è stata una giornata bellissima"
L’hai più sentito e rivisto?
"Lo abbiamo incontrato nel 2007 quando venne ad Ancona per un comizio elettorale, poi purtroppo più nulla"
Sei rammaricato?
"Sì, molto, perchè insieme a lui avevamo anche un progetto". Ah sì? Quale?
"Volevamo aprire ad Ancona un centro diurno, gliene avevamo parlato e lui era favorevole. Purtroppo se n’è andato prima di fare ogni discorso. Gli vorremo sempre bene. E’ una persona che ha fatto tanto tanto per me e per la moia famiglia. Non l dimenticheremo mai".