SILVIA SANTINI
SILVIA SANTINI
Cronaca

Beko, ultimo tentativo per ridurre gli esuberi

Oggi il tavolo tecnico al ministero con l’obiettivo di migliorare la situazione di Fabriano. Intanto scatta la cassa integrazione a Melano

Una delle proteste degli operai della Beko con i sindaci

Una delle proteste degli operai della Beko con i sindaci

Sono scesi di altre 20 unità gli esuberi tra gli impiegati, passando da 295 a 275 esuberi, nell’ambito della vertenza Beko Europe. Una riduzione che, comunque, non viene ritenuta soddisfacente.

E’ stata di fatto l’unica novità sostanziale emersa circa dieci giorni fa al termine dell’incontro del tavolo tecnico tra i rappresentanti della newco turco-americana e i sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm e Ugl, nazionali e regionali, svoltosi nella sede del ministero delle Imprese e Made in Italy.

Stamattina le parti tornano a sedersi al Mimit alla nuova riunione del tavolo tecnico, l’ultima in programma, almeno a oggi. Sugli esuberi degli impiegati sono state recuperate venti postazioni nelle funzioni regionali quindi mentre sulla Ricerca e sviluppo non è stato fatto alcun passo in avanti.

A Fabriano resta il 43 per cento dell’esubero totale. Per Melano sono stati confermati i 68 esuberi tra gli operai.

"La situazione della trattativa è nel complesso molto difficile – commentano unitariamente i sindacati -. Il percorso, purtroppo, appare tuttora in salita perché negli incontri precedenti non abbiamo assistito a delle novità concrete sul problema degli esuberi. Nell’ultima riunione, svoltasi il 14 scorso, abbiamo preso atto di una chiusura da parte dell’azienda sul futuro dell’impianto che da decenni si occupa di Ricerca e Sviluppo, fra l’altro con risultati eccellenti, tanto da poter essere considerato la storia dell’elettrodomestico in Italia degli ultimi 50 anni. L’auspicio forte è che oggi il management si presenti al tavolo con delle proposte ben diverse da quelle illustrateci nelle scorse settimane".

Nel corso dell’incontro si era iniziato a discutere anche degli strumenti da utilizzare come ammortizzatori sociali conservativi e ad altre opzioni volontarie come il part time, uscite incentivate finalizzate alla pensione o comunque volontarie.

Proprio oggi allo stabilimento di Melano scatta la cassa integrazione verticale (totale fermo produttivo), che si protrarrà fino a lunedì.

Dall’altra parte Maurizio David Sberna, direttore delle Relazioni esterne di Beko Europe, ribadisce dopo l’ultimo incontro: "Sono stati portati all’attenzione alcuni punti che ritenevamo già definiti e ne sono emersi di nuovi che necessitano di un approfondimento adeguato. Siamo convinti che ci siano tutti gli elementi necessari per proseguire un confronto costruttivo, con l’obiettivo di arrivare a un accordo a nostro avviso tanto auspicato quanto auspicabile. Confidiamo che l’incontro di oggi possa permettere di chiudere il cerchio".