Anche i rappresentanti territoriali di Confartigianato, Cna e Confcommercio, dopo aver preso parte al tavolo di confronto convocato da Comune di Fabriano e Regione Marche, esprimono la loro preoccupazione per le notizie che riguardano, da una parte, il rischio di esuberi negli stabilimenti della multinazionale Beko Europe, dall’altra, la possibile cessione di un ramo d’azienda delle Cartiere Fedrigoni. "Molte imprese artigiane del territorio – evidenziano - lavorano per la grande industria e gli occupati abitano e vivono il territorio, fanno acquisti nei negozi locali. Il mondo dell’artigianato e del commercio vengono da anni difficili. Molte attività hanno fatto fatica a ripartire e tante sono state costrette a chiudere soprattutto nelle zone dell’entroterra. A Fabriano dal 2003 al 2022 si sono perse oltre 180 imprese, (8% contro il 6,2% della provincia di Ancona). Dati preoccupanti che richiedono un’attenzione particolare, interventi per quanto riguarda le infrastrutture immateriali e il completamento dei lavori sulle reti stradali, per frenare la perdita di imprese, spopolamento e per incentivare il turismo sostenendo il fare impresa". Tra le richieste quella di "convocare a breve un nuovo tavolo per un aggiornamento della situazione". Dopo il tavolo istituzionale con il sindaco Ghergo e l’assessore regionale Stefano Aguzzi non si placano le preoccupazioni. "Durante l’incontro con i sindaci e l’assessore regionale Stefano Aguzzi -spiegano le Rsu delle cartiere marchigiane – abbiamo espresso nuovamente le profonde preoccupazioni in merito al futuro delle cartiere, in attesa del confronto decisivo con l’amministratore delegato Marco Nespolo, previsto per il prossimo 3 ottobre. Tuttavia, fino a quando non saranno chiarite le reali strategie che i fondi proprietari del gruppo Fedrigoni intendono adottare, risulta difficile intraprendere azioni concrete. Rimane elevata la preoccupazione per le voci mai ufficialmente smentite dall’azienda, riguardo a un presunto ‘Progetto Michelangelo’, che prevede la possibile cessione dell’intera area Marche, e per l’ipotetica dismissione del settore delle carte da ufficio. Continueremo a vigilare". Per la Beko Pierpaolo Pullini dalla Fiom commenta: "Importante l’impegno della sindaca di Fabriano e della Regione di dare continuità all’incontro con la disponibilità ad un tavolo permanente. Resta inteso che il ministero del Ministero è l’unico luogo dove si possono condividere strategie che devono avere un respiro nazionale. La convocazione dell’incontro è ormai non più rinviabile e il Governo deve incalzare la Beko affinché si presenti con un piano che valorizzi le fabbriche e le funzioni oggi presenti in Italia".
Cronaca"Beko, le imprese non possono pagare ancora"