Beko, la Regione apre un tavolo: "Bene così"

L’assessore Aguzzi sposa la proposta del consigliere Pd Mastrovincenzo che però chiede un coinvolgimento a livello nazionale

Beko, la Regione apre un tavolo: "Bene così"

Una delle proteste dei lavoratori Whrilpool, ora Beko

"Il tavolo del 25 giugno al ministero a cui ho partecipato si era è chiuso senza alcuna decisione presa e con l’impegno di rivederci a settembre. In questo periodo ci si sarebbe dovuti incontrare quindi per vedere un attimo le situazioni come fossero evolute ma non ho novità quindi pensavo di risollecitare il ministero vista anche la nuova preoccupazione legata ai 1.800 licenziamenti in Polonia i quali comunque non rientrano nel perimetro operativo degli stabilimenti italiani". Così l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi rispondendo in aula al consigliere democrat Antonio Mastrovincenzo in pressing sulla delicata questione Beko (ex Whirlpool). "Sposo a pieno la sua proposta – ha detto ancora l’assessore a Mastrovincenzo – e comunico anche che nel frattempo in accordo col sindaco di Fabriano e quello di Comunanza ho convocato una riunione per il 26 di settembre a Fabriano con tutte le parti sindacali, le associazioni di categoria e i sindaci di quei territori. Un po’ per fare il punto sull’andamento complessivo di questo settore e anche di altri". A seguire L’assemblea legislativa delle Marche ha approvato all’unanimità la mozione del Pd che impegna la giunta regionale a sostenere la battaglia dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali per tutelare i livelli occupazionali e produttivi negli stabilimenti marchigiani della Beko Europe. "Un bel segnale da parte dell’aula – commenta il vicepresidente dell’Assemblea Maurizio Mangialardi, primo firmatario del documento - che ora deve concretizzarsi per evitare che il territorio fabrianese, già da molti anni soggetto a processi de deindustrializzazione, subisca il trattamento che Beko ha riservato agli stabilimenti polacchi di Lodz e Wroclav, che porterà da qui all’aprile del 2025 al licenziamento di 1800 unità di personale. E’ fondamentale che la giunta regionale assuma l’iniziativa nei confronti del governo per la costituzione di un tavolo nazionale che coinvolga l’azienda e le organizzazioni sindacali". "Bene il tavolo locale aperto dalla Regione - aggiunge il vicepresidente della commissione regionale Sviluppo economico e Lavoro Antonio Mastrovincenzo, - ma non è sufficiente. Va sollecitata al ministero la convocazione di un tavolo nazionale dove è necessario che l’azienda presenti quanto prima un piano industriale, di cui oggi non c’è traccia, che chiarisca le sue intenzioni, le quali auspico coincidano con la prospettiva di dare continuità agli stabilimenti produttivi marchigiani. La Regione Marche dovrà essere ferma e far sentire forte la sua voce per evitare che Beko intacchi il patrimonio occupazionale".

Sara Ferreri