L’assessore alla Cultura Bertini sui conti della Fondazione delle Muse tranquillizza, ma l’opposizione attacca in maniera frontale coinvolgendo anche il sindaco: "Silvetti continua a voler compiacere e rassicurare tutti su qualsiasi argomento, ma poi dietro di sé ha una squadra di assessori che in assenza di un vertice autorevole va per i fatti propri senza alcuna guida, direzione e controllo. La responsabilità prima di governo è la sua, sua la squadra che si è scelto, suo il potere di rimuovere gli assessori se, come nel caso della Bertini, continuano a fare danni. Continuare a dire, caro sindaco, che il fallimento del governo avviene a tua insaputa è argomento oramai non più dignitoso".
I gruppi di opposizione, dal Pd ad Altra Idea di Città passando per Diamoci del Noi, Ancona Futura e Azione (fuori come sempre Italia Viva), entrano poi nel merito della vicenda: "La Fondazione Teatro delle Muse è in pericolo con un buco di bilancio di 300mila euro. L’assessora alla Cultura e al Controllo di gestione del bilancio, Annamaria Bertini, nello scorso febbraio aveva garantito il Consiglio di amministrazione della Fondazione sulla possibilità di impiegare quei soldi in più per la stagione lirica. E nel corso dell’anno, più volte sollecitata aveva continuato a rassicurare la Fondazione – si legge nella nota dell’opposizione diffusa ieri – Poi, a stagione definita e a contratti fatti, si è rimangiata tutto: i 300mila euro non ci sono e la Fondazione ha un buco di un terzo del suo bilancio complessivo. Esprimiamo per questo la massima preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori della stagione lirica, lasciati in mani così precarie. Siamo purtroppo ormai abituati all’incompetenza e alle gravi improvvisazioni dell’assessora alla cultura che colleziona solo disastri e danni, ma troviamo ancora più grave il commento del Sindaco Daniele Silvetti, che in tutto ciò non trova di meglio che rimproverare il Consiglio di amministrazione di essersi fidato della parola dell’assessore. E di chi avrebbe dovuto fidarsi? Dimentica Silvetti che a parlare in seno al cda è stato proprio l’assessore alla cultura e non qualcuno passato lì per caso e che quell’assessore è stato da lui nominato in seno al consiglio di amministrazione. Dimentica anche che le nomine di quasi tutto il cda le ha fatte lui".
È probabile che la questione Fondazione Muse possa tornare sotto osservazione durante la seduta del prossimo consiglio comunale che si dovrebbe tenere prima di Natale.
p.cu.