MICHELE CARLETTI
Cronaca

Barontini "Lo sterrato del Conti disastrato"

Il mezzofondista vince nei 400 al Palacasali, ma il coach sbotta: "Non si può tenere un percorso così, costretti ad allenarci fuori"

Il mezzofondista Simone Barontini con il coach Fabrizio Dubbini critico per lo stato della struttura

Il mezzofondista Simone Barontini con il coach Fabrizio Dubbini critico per lo stato della struttura

Barontini vince e convince, "nonostante un finale convulso, dove il crono ne ha risentito, ma la forza e la velocità non sono mancate, un buon test - commenta così il debutto l’allenatore di Simone Barontini, Fabrizio Dubbini -. E’ stato un esordio positivo, quello che si cercava e non dimentichiamoci che ha vinto contro specialisti dei 400, Meli in particolare, uno staffettista della 4x400 della Nazionale".

Un 400 per avviare la stagione, ma dalle prossime uscite testa solo alla specialità di Barontini. "Siamo pronti per gli 800 metri. Simone disputerà il primo 800 il 31 gennaio a Miramas, poi il 2 febbraio a Val-de-Reuil e il 13 febbraio a Lieven. Poi correrà gli italiani ad Ancona". E a proposito di Ancona coach Dubbini racconta di problemi con gli allenamenti. "Chi fa mezzofondo, chi corre, ha uno strumento che è la pista, estremamente importante, e quella del Conti è tenuta bene, al momento non ha problemi. Ci sono però delle strutture altrettanto importanti per allenarsi che è lo sterrato esterno al Conti che ci consente di preservare le articolazioni, polpacci, invidiato da tutta italia, ma che da un anno a mezzo una parte di quel percorso è stata interdetta per far spazio alla costruzione di un asilo. Già questi spazi sono stati limitati, ma il problema principale è che le piogge hanno provocato un dissesto del percorso rimanente visto che il cantiere non è tenuto bene. Nessuno ha pensato a curarlo. L’amministrazione fa finta di niente. Non è possibile tenere così un percorso che è importante per l’attività tecnica, ma non dimentichiamoci che è anche un parco cittadino e quel percorso è devastato per le piogge".

I problemi però sembrano non finire qui. "Su un’altra area di limitrofa al Palaindoor è stata depositata una montagna di terra su un’altra parte del percorso e quindi diciamo che l’attività esterna viene molto limitata pregiudicando la preparazione degli atleti che fanno mezzofondo e noi disponiamo di un elemento di punta e di spicco". Un Barontini protagonista a Europei, Mondiale, Olimpiade e pluricampione italiano indoor e outdoor. Che potrebbe essere costretto a emigrare per gli allenamenti. "Questa situazione sta perdurando da tempo e quindi ci si vede costretti a trovare delle soluzioni alternative. Siamo andati in Sudafrica perché lì c’erano le condizioni meteo buone, ma se non dovesse cambiare qualcosa a breve bisognerà trovare delle soluzioni diverse che non sono comunque le più ottimali". C’è rammarico e delusione dalle parole di Dubbini, "perché potenzialmente avremmo una struttura invidiata ma poi le cose vanno mantenute".