MARINA VERDENELLI
Cronaca

Prende la badante a sassate. "Se non ve ne andate vi sparo", lei voleva solo il suo stipendio

Condanna to a sette mesi di carcere un 59enne di Loreto che aveva colpito anche l’auto della donna

La badante pretendeva i soldi che le spettavano per il servizio prestato a casa del 59enne. Le è stata riservata un’accoglienza esplosiva

Ancona, 27 settembre 2023 – Doveva riscuotere lo stipendio da badante ma non vedendosi pagata era andata fino a casa del figlio della donna che accudiva. Lì non era stata una calda accoglienza.

L’uomo, un 59enne di Loreto, prima l’avrebbe minacciata e poi l’avrebbe presa a sassate. L’episodio risale al 21 settembre del 2019, a Loreto, e ieri l’accusato è stato condannato a sette mesi di carcere per minacce, getto pericoloso di cose e danneggiamento. Le vittime della reazione violenta dell’uomo erano state due.

Oltre la badante, una siciliana di 63 anni, anche la ex compagna del fratello dell’uomo, che aveva accompagnato a casa sua la donna, una moldava di 49 anni. "Se non ve ne andate vi sparo con il fucile" sarebbe arrivato a dire il 59enne.

Tutto ruotava attorno ad uno stipendio di 100 euro non pagato. La badante aveva fatto un periodo di prova a casa della madre dell’imputato, per assisterla nelle pulizie domestiche e per prepararle i pasti.

Tre ore a settimana, dal lunedì al venerdì, pattuite con la moglie dell’imputato che le aveva dato il lavoro provvisorio per poi assumerla definitivamente. Aveva iniziato il 28 agosto del 2019.

Il 21 settembre, al telefono le era stato detto che non serviva più perché il suo posto lo avrebbe preso la ex del fratello dell’imputato, la moldava appunto. Dietro c’erano beghe familiari.

I due fratelli non erano d’accordo sull’assumere una badante esterna quando quel lavoro poteva farlo una di famiglia. Quanto lavorato fino al 21 settembre doveva pagarlo l’altro fratello, 100 euro, che alla richiesta però aveva reagito violentemente. La badante si era fatta accompagnare dalla 49enne a casa dell’imputato, difeso dall’avvocato Giovanni Sabbatini, dove poi era successo il parapiglia.

Contro le due donne il 59enne aveva lanciato dei sassi che avevano danneggiato la vettura della 49enne.

La badante era rimasta anche ferita al collo, con 5 giorni di prognosi, ma il giudice Carlo Cimini ha assolto da questa accusa l’imputato "perché il fatto non sussiste". Per il lavoro fatto la badante doveva prendere 7.5 euro all’ora. Era stata la moglie dell’imputato a dirle che non l’avrebbero pagata e che i soldi doveva chiederli all’altro fratello.