GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Baby Gang incontra gli studenti: un dialogo educativo sulla musica e la redenzione

La preside dell'Istituto Volterra Elia racconta l'incontro con Baby Gang, un momento di crescita per 200 studenti.

La preside del Volterra Elia: "Con il trapper Baby Gang un incontro educativo"

La preside dell'Istituto Volterra Elia racconta l'incontro con Baby Gang, un momento di crescita per 200 studenti.

L’incontro ha avuto una finalità: l’intento educativo per gli studenti. È la dirigente scolastica dell’Istituto d’istruzione superiore Volterra Elia, Rosa Martino, a chiarire sulla presenza a sorpresa di Baby Gang, accompagnato da don Claudio Burgio, lunedì mattina, a confronto con 200 ragazzi nell’aula magna della sede centrale di Torrette, oltre agli alunni delle altre classi collegati da remoto.

"Un incontro – ribadisce la preside raggiunta telefonicamente dal Carlino – che si è svolto nella massima tranquillità, gestito senza problemi considerato il grande seguito che ha l’artista". Un artista, Zaccaria Mouhib, campione di ascolti, tra i più noti nella scena trap italiana (e non) e che ha trovato una via di successo e redenzione dopo i guai con la giustizia. Il target di pubblico cui si rivolge è prettamente adolescenziale. Motivi per i quali si era discusso, animatamente, sui contenuti di certe canzoni, i messaggi e l’esempio del 23enne.

"Si è mostrato molto disponibile – prosegue Martino –. Certo, non ha cantato. Ma ha risposto a tutte le domande dei giovani". Tanti gli spunti di riflessione emersi e ribaditi dalla dirigente: "L’importanza dell’educazione e dell’istruzione, l’esigenza di dare senso all’esistenza di ognuno, ma anche l’importanza di non trovarsi in un carcere minorile e lo spingere i ragazzi segnati da un background difficile e degradato a scoprire il talento e la propria strada".

Proprio Baby Gang, parlando del suo cambiamento anche grazie alla musica, ha specificato che il fallimento può rappresentare un’opportunità di rinascita. "Ma è fondamentale non ripetere quegli errori", ha detto lui. Lo dipingono come schivo e riservato, tiene alla libertà, sfodera creatività nella scrittura dei brani cui vuole imprimere qualità nei contenuti e nell’interpretazione.

"Ai ragazzi ha dato consigli e ritengo che sia stata una giornata di crescita a 360 gradi, come nei tanti momenti di riflessione che organizziamo a scuola", la sintesi del pensiero della preside. Stavolta, però, quel momento è rimasto circoscritto agli studenti, ma Martino specifica in chiusura che "l’unico contatto che avevamo avuto era stato con don Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e fondatore dell’associazione Kayros, che aiuta i giovani autori di reato o provenienti da esperienze difficili, compreso Baby Gang. Di fatto anche per noi è stata una sorpresa averlo e la comunicazione, quindi, è stata gestita tra loro e l’agenzia (‘Parole&Dintorni’, ndr)".

E intanto il trapper prosegue le sue prove al PalaPrometeo: domani sera, alle 21, è in programma l’atteso debutto nel tour ‘La fine del mondo’, che partirà proprio da Ancona.