E se quell’incontro tra Baby Gang e altri giovani delle scuole – compresi quelli di Ancona, città dove il trapper 23enne si esibirà giovedì prossimo – dovesse avvenire per davvero? L’ipotesi non appare così peregrina. Tanto che, dopo l’invito-appello dell’avvocato Andrea Nobili, presidente della Camera minorile dorica, il dibattito si allarga ulteriormente con l’intervento di ‘Parole&Dintorni’, l’agenzia di comunicazione che segue l’artista nato a Lecco da una famiglia marocchina. Quella comunicazione apre ad una certa possibilità, sulla scia dell’incontro di lunedì scorso a Pesaro dinanzi a 600 giovani: "Ci auguriamo ci siano molte altre occasioni in cui agli studenti di tutta Italia verrà data l’opportunità di ascoltare la storia di Baby Gang", si legge nella mail inviata al Carlino. Mail nella quale si fa quadrato attorno all’artista che, per l’agenzia, è "uno dei rapper italiani più apprezzati non solo qui ma anche all’estero, che nei suoi testi parla delle proprie origini e delle difficoltà che ha vissuto senza ipocrisie, con l’idea di costruire un futuro migliore in cui ci siano rispetto e parità, e che ha una capacità unica di connettersi con il pubblico".
Un pubblico che lo ha incoronato nel 2023 il rapper italiano più ascoltato fuori dai confini nazionali su Spotify e ha certificato "oro" gli album ‘Delinquente’ (2021) e l’ultimo ‘L’Angelo del Male’ (2024) e "platino" ‘Innocente’ (2023). Per molti, all’ombra del Guasco, s’è tuttavia posto il tema dei "contenuti educativi" che possono essere veicolati nei testi di Baby Gang. Fa discutere il suo passato burrascoso, tra problemi con la giustizia e periodi di detenzione. Anche il sindaco Daniele Silvetti si era dissociato dalla scelta commerciale del Consorzio Ancona per lo sport, che gestisce il PalaPrometeo, dopo l’ufficializzazione dello show del 12 dicembre, supportato dalla famosa lettera della Questura di febbraio, in cui si sconsigliava l’evento laddove sarebbero potuti sorgere eventuali problemi di ordine pubblico.
D’altro canto, invece, alcuni rappresentanti dell’opposizione si sono detti contrari alla censura e favorevoli alla proposta di Nobili a Baby Gang di inviare segnali positivi, assumendosi la responsabilità nei confronti di chi parla per educare alla legalità e di venire nelle scuole del capoluogo. L’incipit della corrispondenza avuta con ‘Parole&Dintorni’ per spegnere le polemiche: "Abbiamo letto il Carlino. Come da comunicato che avete ricevuto il 2 dicembre, l’incontro nella scuola di Pesaro si è svolto regolarmente, senza disordini, e soprattutto ha dato modo ai ragazzi di conoscere da vicino la storia di un artista di successo che è anche una persona".
Giacomo Giampieri