
La mimica dell’assessore Zinni in aula durante la presentazione della manovra
La seconda tranche della ‘manovrina’ sulla sosta a raso ad Ancona supera l’esame del consiglio comunale, ma è scontro in aula tra maggioranza e opposizione. Un documento difeso dal suo relatore, l’assessore alla mobilità Giovanni Zinni: "Vent’anni fa ero contrario alle strisce blu, ma adesso la città è cambiata – ha detto Zinni –. Lo spirito della delibera è tutelare i residenti e intimare ai pendolari di usare i parcheggi scambiatori anche se non siamo in un regime talebano. Nessuna intenzione di fare cassa. Il problema della sosta ad Ancona è annoso, lo stiamo capendo e dovremmo conviverci, ma intanto muoviamo qualcosa e lo facciamo attraverso la concertazione, senza calare scelte dall’alto".
Il centrodestra difende in maniera compatta una misura che aumenta le tariffe in linea generale, nonostante Silvetti, Zinni e soci continuino a parlare di concetti astratti come ‘rimodulazione’ e ‘tariffa media’ senza fornire alcun beneficio ai residenti, al contrario ulteriormente penalizzati in quasi tutte le aree. Unica nota positiva, a nostro parere, le ‘Zone cuscinetto’ tra un’area residenti e l’altra per chi vive ai margini, ma si tratta di pochi numeri civici. La realtà è che a breve la sosta in 81 strade del centro e del quartiere Adriatico passerà da 1,20 a 1,40 euro a fronte di un calo in vie marginali che non compensano gli introiti per Ancona Servizi, la controllata al 100% del Comune. Si calcola un aumento di 2-300mila euro l’anno grazie agli aumenti oltre agli utili maturati da Ancona Servizi (solo l’anno scorso quasi 1 milione è stato attinto dalla giunta alla controllata).
Zinni ha aggiunto altro: "I residenti di Palombina pagheranno il permesso sosta solo per i tre mesi estivi. I permessi sosta nel resto della città non li tocchiamo (33 euro per la prima auto, ndr.), anche se potrebbe tranquillamente starci. Al Salesi non tocchiamo gli 850 grattini mensili e i permessi per emergenze e visitatori (40 gratuiti, ndr.)". Di fatto le tariffe vengono modificate dopo 18 anni di prezzi invariati. Dure le opposizioni: "Lei assessore Zinni assieme al collega Berardinelli siete come il ‘gatto e la volpe’ _ ha detto Giacomo Petrelli (Pd) _. questa manovrina è piena di bugie, così facendo scontentate tutti, residenti, commercianti e pendolari. Più che di grande Ancona si tratta di un costoso paesotto". Dura la capogruppo Pd Susanna Dini secondo cui la destra "finalmente è finito il teatrino: le tariffe della sosta aumentano così come le strisce blu, 752 stalli in più. Siamo terrorizzati dalle prossime delibere sul tema". Carlo Pesaresi (Diamoci del noi) ha chiesto alla giunta di "non raccontare balle ai cittadini", Massimo Mandarano (Gruppo Misto – Italia Viva) ha salvato parte della delibera, mentre Francesco Rubini ha attaccato solo in parte, meritandosi i complimenti della giunta: "Prendo atto che almeno c’è un tentativo di fare qualcosa per mettere mano al problema. L’urgenza sarebbe liberare il centro dal traffico veicolare e la Ztl è una soluzione di civiltà". Piuttosto morbido, a tratti apatico, l’intervento del sindaco, Daniele Silvetti: "Vogliamo dare risposte ai residenti e non pensiamo solo alle feste, anche se siamo più bravi a farle e soprattutto non prendiamo in giro nessuno. I 2-300mila euro di incasso non ci cambiano la vita. E comunque non si tratta di una delibera epocale, di una città stravolta".