
Atti osceni davanti alla scuola, 61enne a processo: "Si toccava i genitali e ripeteva frasi sconce"
Quando beveva, non aveva freni e senza nessun pudore avrebbe infastidito delle minorenni, mostrando i genitali e rivolgendosi a loro in modo sconcio. Un uomo di 61 anni è a processo davanti al giudice Corrado Ascoli per atti osceni in luogo pubblico. I fatti, accaduti ad Arcevia nel 2021, sono stati riferiti ieri in tribunale da una delle vittime, che oggi ha 17 anni, ma all’epoca ne aveva appena 14 e faceva la terza media. Era l’11 novembre del 2021 quando tre amichette avevano incrociato l’uomo vicino alla loro scuola, in un bar, mentre aspettavano l’autobus. "Ero seduta con una mia amica – ha raccontato la testimone in aula – quando il signore, che era in piedi, vicino alla porta del bar, ha iniziato a toccarsi i genitali e guardandoci, ci ha ripetuto per tre volte frasi sconce. Io l’ho visto e sentito con le mie orecchie. Aveva la mascherina sul viso, un cappello, capelli lunghi, mezza età. Ci siamo spaventate. Ho raccontato la cosa subito a mia cugina che era seduta su una panchina, poi l’ho detto anche a mamma e papà. Non ho mai saputo il nome di quella persona". Il secondo episodio risale al 16 dicembre dello stesso anno, quando in piazza Garibaldi, vicino al bar della Rocca, l’imputato si sarebbe sbottonato i pantaloni per urinare sul marciapiede e voltandosi verso tre ragazze, che avevano tra 17 e 19 anni, sedute vicino alla panchina da lui occupata, avrebbe mostrato i genitali. A fare partire la denuncia era stato il preside dell’istituto comprensivo vicino al bar frequentato dall’uomo di 61 anni. La cugina di una delle minorenni aveva riferito la circostanza al dirigente, il giorno dopo il primo fatto accaduto, e il preside aveva chiamato la stazione dei carabinieri. Dalla descrizione fornita dalle ragazze si è risaliti all’imputato, difeso dall’avvocato Marcellino Marcellini, anche se non c’è stato mai un riscontro fotografico dell’accusato. Prossima udienza il 20 maggio.