REDAZIONE ANCONA

Atarde si regala il Primo Maggio: "Muschio" lo porta al Concertone

Il cantautore anconetano sarà tra i protagonisti dello spettacolo organizzato dai sindacati a Roma

Atarde si regala il Primo Maggio: "Muschio" lo porta al Concertone

Atarde si regala il Primo Maggio: "Muschio" lo porta al Concertone

Ci sarà anche il cantautore anconetano Atarde al concerto del Primo Maggio di Roma. Il ventenne trovatore dorico, che fu segnalato tra i venti talenti 2022 da Vevo (piattaforma di Sony, Universal e Abu Dhabi Media), è infatti uno dei tre vincitori del contest ideato e prodotto da iCompany, l’organizzazione del concertone.

Alla gara, dall’impronunciabile nome (‘1MNEXT’), hanno partecipato in dodici, scelti tra centocinquanta preselezionati: alla fine della fiera ne sono rimasti solo tre, che potranno salire sul palco romano di fronte a una folla oceanica. Oltre ad Atarde ce l’hanno fatta Giglio (Torino) e Moomari (Roma). Leonardo Celsi, questo il vero nome de cantautore dorico, è riuscito a salire sull’ottovolante dell’1MNEXT grazie al singolo ‘Muschio’, pubblicato anche in formato videoclip su Youtube.

Al contest ha portato questa canzone, con cui è stato selezionato, insieme a un altro brano. La sfida per esibirsi nella capitale è stata l’occasione giusta anche per allenarsi in vista del tour estivo. Le prime quattro date sono state appena comunicate nella pagina Instagram della sua etichetta discografica (@pezzidischi) e lo vedremo il 31 maggio all’Otium di Trento; il 14 giugno a Montecassiano, per ‘Svicolando Festival’; il 30 giugno a Senigallia per ‘Rotondo Music Festival’; il 21 luglio al ‘Riloi River Festival’ di Castelfranco Veneto.

Oltre alle canzoni del primo ep, ‘Difetti di forma’, a cui si sono aggiunti all’inizio dello scorso anno altri cinque brani, Atarde porterà in giro per l’Italia le canzoni elettro-pop del nuovo ep, che sta presentando al suo pubblico mensilmente, singolo dopo singolo: dopo ‘Muschio’, a marzo è uscito ‘Palloncini’. Domani toccherà al terzo della serie, ‘Alba Adriatica’. "Sono uno studente pendolare e questo brano parla della tratta di treno che faccio da circa un anno per andare da Ancona a Pescara – spiega l’artista -. In particolare parla di una città attraverso cui passa il regionale che prendo tre o quattro volte a settimana: Alba Adriatica. Volevo parlare con affetto di certi paesi della costiera adriatica, che vivono praticamente solo di turismo estivo, ma che d’inverno hanno un loro fascino desolato che mi rilassa molto".

Atarde riflette nelle sue canzoni gli stati d’animo e i modi di esprimersi della gioventù contemporanea, con la bocca impastata e il timbro languido di chi sospetta di vivere in un mondo al tramonto. I testi sono intrisi di malinconia, di insicurezza, di dubbi e di quella totale mancanza di un prospettiva politica in cui si dibattono i ventenni di oggi, che, a otto anni, hanno vissuto, indirettamente, una delle più gravi crisi finanziarie dai tempi della Grande Depressione del 1929 e, direttamente, a diciannove anni, una pandemia paragonabile all’influenza spagnola del 1918. Atarde è un cantautore crepuscolare, di nome e di fatto.

Il suo nome d’arte significa imbrunire: un momento della giornata da lui molto amato, perché ‘sospeso’, a suo dire, dato che "non è più giorno ma non è ancora notte e spesso c’è il cielo blu elettrico. Mi trasmette la sensazione che vorrei si trasmettesse con la mia musica legata al senso di sospensione".