La revisione delle rette degli asili nido applicata dal Comune per questo anno scolastico ha favorito le famiglie con reddito più basso: per quelle più in difficoltà l’iscrizione è sostanzialmente gratuita, mentre per le famiglie con Isee fino a 18mila euro le tariffe sono diminuite rispetto all’anno scorso.
La Giunta si arrocca al Castello e risponde alle dure critiche dei genitori dopo la Commissione scuola di martedì. Seppure questa si sia "svolta in toni collaborativi anche da parte dei rappresentanti delle famiglie, presenti alla seduta con la facoltà di prendere la parola attraverso una loro rappresentante", si difende l’amministrazione, nei giorni successivi le famiglie stesse non avevano lesinato bordate a mezzo stampa.
Anzi, avevano parlato di un incontro "deludente e insoddisfacente", tanto da non aver ottenuto risposte sufficienti dopo gli aumenti delle rette degli asili nido. Nella strenua autodifesa il governo cittadino non parla, nella premessa, di aumento, ma utilizza l’espressione "adeguamento delle tariffe". Adeguamento che "è stato attuato o comunque è in corso di attuazione anche da parte dei Comuni limitrofi". Quel termine, però, ritorna quando si analizza la situazione cittadina. "A Falconara gli aumenti, che interessano le fasce di reddito più alte, dipendono da un aggiornamento delle tariffe agli indici Istat, che non veniva effettuato dall’anno scolastico 2015-2016 – puntualizza la Giunta –. A tale aggiornamento si aggiungono i rincari delle utenze, dalla luce al gas, registrati a partire dal 2022, rincari che fino all’anno scorso erano stati totalmente assorbiti dal Comune, e l’adeguamento contrattuale degli educatori".
Poi le notizie: "Il Comune continua in ogni caso a coprire con risorse proprie il 50 per cento del costo del servizio, il restante 50 viene ripartito tra coloro che usufruiscono del servizio". E ancora: "Resta comunque la volontà dell’amministrazione di venire incontro in particolare alle famiglie economicamente più in difficoltà: sebbene per queste la frequenza al nido sia sostanzialmente gratuita, i genitori hanno l’obbligo di anticipare la prima retta, che poi viene mensilmente rimborsata dall’Inps. Per consentire alle famiglie con un Isee più basso di non versare la rata anticipata sarà istituito un sistema di voucher".
La chiusura: "Un segnale di attenzione sarà infine riservato a tutti gli utenti, indipendentemente dalla fascia di reddito: sarà infatti ridotta la retta per le famiglie dei bambini che escono alle 13 e alle 14.30, riduzione che sarà applicata a partire dal prossimo gennaio". Decisione anticipata in Commissione dinanzi ai genitori e poi condivisa, giovedì, nella seduta di Giunta.
Giacomo Giampieri