"Arrivare a oggi non era scontato. L’obiettivo resta andare in serie C: è necessario rafforzare la società"

"Lotito e Stirpe seguono i biancorossi e mantengono i rapporti, se ci fossero altre opportunità ben vengano"

"Arrivare a oggi non era scontato. L’obiettivo resta andare in serie C: è necessario rafforzare la società"

"Lotito e Stirpe seguono i biancorossi e mantengono i rapporti, se ci fossero altre opportunità ben vengano"

L’Ancona tra passato, presente e futuro, oggi in buone mani, in serie D, ma guardando verso la C. E’ l’argomento trattato mercoledì sera a Vera Tv nella trasmissione Dorici, condotta in studio da Mauro Anconetani, ospiti il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, e l’ex portiere biancorosso, Filippo Perucchini. E’ stato proprio il primo cittadino a raccontare le vicende successe la scorsa estate, la scelta di Gadda e Guerini, la "porta" che non è chiusa con Lotito e Stirpe, il rapporto tra i soci Marconi e Polci, la cittadella dello sport che avrebbe dovuto realizzare Tony Tiong e altro.

Incalzato dalle domande di Anconetani ma anche da quelle che gli sono giunte dal Resto del Carlino.

"E’ stato difficoltoso, quel mese di giugno – ha raccontato Daniele Silvetti –, raccoglievo disponibilità parziali, di persone pronte a investire ma non da sole. Una situazione anche estremamente nebulosa per un’ipotetica continuità con la vecchia gestione. Iniziare da nuovo dava più garanzie perché non c’erano i debiti del passato, ma si doveva ricostruire tutto da zero. A quel punto è stata fondamentale una scelta territoriale, che ci consentiva di conoscere i nostri interlocutori. Adesso non dobbiamo attraversare l’Oceano per andarli a trovare. Polci aveva subito manifestato la volontà di investire, Marconi ha dato la sua disponibilità, non da solo, ed è stato coinvolto nel momento decisivo. E sono i momenti decisivi quelli che fanno la differenza. Come budget se si tengono conto dei 400mila euro superiamo abbondantemente gli 1,2 milioni di euro che per la serie D del primo anno è tanto. Questo è il budget che la società onorerà".

Ecco dunque il primo quadro, quello che peraltro Silvetti aveva riferito anche nella commissione consiliare di inizio ottobre: 1,2 milioni di euro, compreso l’importo a fondo perduto alla Figc, per affrontare questa stagione, nell’attesa di rafforzare la società. Dal Resto del Carlino è giunta la domanda specifica, per capire se l’attuale progetto abbia la capacità di sostenersi e di puntare in alto. Cosa serva, insomma, all’Ancona per fare un salto di qualità ed evitare gli inciampi del passato: "Questa società – ha aggiunto Silvetti – ha dimostrato di poter attrezzare una squadra che può stare in questo campionato e non era scontato. Per salire di categoria servono cifre ben diverse, tre o quattro volte tanto. Questa società deve essere rafforzata con qualche ulteriore investimento. Ma l’obiettivo resta la serie C, la piazza e la storia lo chiedono, la C deve diventare un obiettivo fisso. Ma fare proclami oggi vorrebbe dire illudere la città. Senza società, come dice Guerini, non si va da nessuna parte. Adesso bisogna costruire un percorso di crescita. E deve avvenire quest’anno".

Claudio Lotito e Maurizio Stirpe, presidente di Lazio e Frosinone, non si sono defilati, la porta resta aperta, come ha ribadito Silvetti: "Il mio primo impegno è stato quello di presentarli alla società. C’era un impegno su vasta scala, sponsorizzazione, consulenza, aiuto tecnico, anche in proiezione futura. Lotito e Stirpe seguono l’Ancona e so che continuano a mantenere i rapporti con la società. La porta non è chiusa. E nel momento in cui dovessero presentarsi altre opportunità di partnership sarò lieto di presentarle alla società".

Giuseppe Poli