È previsto per il primo pomeriggio di oggi l’arrivo in porto della Life Support, la nave di Emergency che martedì scorso ha soccorso 49 migranti di nazionalità siriana, egiziana e bengalese alla deriva in acque Sar maltesi nel canale di Sicilia. La nave ‘biancorossa’ della ong fondata da Gino Strada, per la prima volta indirizzata dal Ministero verso lo scalo dorico (quello di oggi sarà il dodicesimo sbarco di migranti dal gennaio 2023), attraccherà come al solito alla banchina 19. Dopo il primo screening a bordo i migranti saranno trasferiti al centro sportivo ‘Paolinelli’ per le procedure di riconoscimento e poi assegnati ai territori individuati per il percorso di richiesta di protezione internazionale.
"Da una prima valutazione effettuata subito dopo il salvataggio – spiega Elena Mari, dottoressa a bordo della Life Support – le persone presentavano disidratazione, mal di mare e lesioni cutanee. Durante le visite realizzate nei successivi giorni di navigazione è emerso che tre delle persone soccorse sono diabetiche. Ovviamente fino a quando non arriveremo ad Ancona continueremo a prenderci cura di tutti i naufraghi". Le 49 persone, di cui 6 donne e minori non accompagnati, erano partiti da Al-Zawiya in Libia. Toccante la testimonianza di uno di loro: "Per salire su quella barca sono riuscito a pagare, ma questo fa capire che i libici vedono noi migranti solo come merce. E questa è stata la cosa che mi ha fatto più male, non la violenza fisica diretta, ma sentirmi dire che il mio corpo era una merce, che la mia vita valeva solo quanto avevo in tasca. Se non paghi ti ammazzano" ha detto un uomo di 32 anni scappato da Idlib, l’enclave siriana al confine con la Turchia sotto costante attacco da parte del governo di Assad. La Life Support, che ha soccorso 2.342 persone, completerà la sua 26esima missione con lo sbarco ad Ancona.