REDAZIONE ANCONA

Appartamento dato alle fiamme. Indagini chiare: rogo doloso

E’ uno degli alloggi popolari della stecca del Piano che fanno gola alle bande di irregolari. Tutto nascerebbe da alcuni dissapori tra membri della comunità. Nessuno rimase ferito. .

L’appartamento dato alle fiamme: ci sono ancora i nastri dei vigili del fuoco

L’appartamento dato alle fiamme: ci sono ancora i nastri dei vigili del fuoco

Un rogo doloso che poteva mettere a repentaglio l’incolumità dei vicini. Non sembrano esserci dubbi sul fatto che l’incendio divampato all’interno di uno degli appartamenti di piazza d’Armi circa tre settimane fa sia stato provocato deliberatamente. L’episodio risale al pomeriggio del 2 agosto scorso e ha riguardato una delle piccole palazzine a un piano che puntellano l’area urbana collegata direttamente al mercato del Piano, di cui noi del Carlino ci siamo occupati spesso negli ultimi giorni. Le indagini della polizia, supportate dai rilievi dei vigili del fuoco, avrebbero confermato la presenza di punti di innesco abbastanza evidenti all’interno della casetta, utilizzata pare abusivamente da una famiglia di origini italiane. L’edificio ospitava quella famiglia da qualche tempo, anche se la stessa non era presente sempre. Alcuni dissapori con dei vicini o con altri membri della comunità potrebbero essere alla base del rogo divampato poco dopo le 18 del 2 agosto scorso. Per fortuna l’incendio non aveva provocato conseguenze per le persone. Essendo partito dall’interno della casa, pare da alcuni pezzi di mobilia, il fumo e le fiamme sono stati notati solo in un secondo momento dai residenti della zona che hanno subito chiamato i soccorsi. I vigili del fuoco hanno potuto domare l’incendio con rapidità, ma il fuoco aveva lesionato la struttura rendendola inagibile al suo interno. Da quel pomeriggio l’area è stata transennata e sottoposta a sequestro da parte della polizia su delega della procura dorica. La famiglia che ci viveva si è spostata altrove, a terra restano i giocattoli dei bambini e il materiale bruciato tirato fuori dall’interno, oltre a rifiuti inceneriti e la recinzione divelta, altro motivo di forte degrado. In un primo momento era emerso che alla base dell’episodio ci fossero cause accidentali, magari un corto circuito, in realtà da fonti investigative sembra confermato l’atto doloso per colpire deliberatamente la famiglia che occupava quell’appartamento. La casa si trova tra l’ex campo sportivo dove sono in corso i lavori per il nuovo mercato coperto e la nuova sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri, inaugurata tre mesi fa. La sede dei carabinieri a riposo dispone anche di alcune telecamere che potrebbero aver ripreso la scena, seppur in maniera parziale. I lavori di ripristino dell’agibilità della palazzina saranno a carico dell’Erap che gestisce pressoché la totalità di quelle casette.