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La polizia di Jesi aveva ricevuto la segnalazione della 72enne
Con l’inganno sono riusciti a spillarle quasi 8mila euro, grazie ad una truffa su Internet e attraverso l’uso dei bitcoin: denunciati un 54enne della provincia di Pavia e un 62enne di Salerno. L’importante operazione è stata effettuata dalla Polizia di Stato di Jesi che, martedì, ha chiuso l’attività investigativa ed è riuscita a deferire i due in stato di libertà all’autorità competente. È nato tutto lo scorso 20 dicembre quando la vittima, una signora jesina di 72 anni, si è presentata in Commissariato, segnalando il raggiro subito.
La donna ha dichiarato di aver notato sul web l’annuncio di una società, nel quale era pubblicizzata la possibilità di effettuare investimenti partendo da piccoli importi. Ha scelto così di registrarsi ed è stata contattata sul suo cellulare da un sedicente promotore finanziario, il quale le ha comunicato che, per accedere al servizio di acquisto di bitcoin, avrebbe dovuto versare 250 euro per aprire un conto online. Primo pagamento effettuato tramite il servizio di home-banking, cui è seguita, però, la richiesta di versare 2mila euro, a titolo di capitale, da investire su un Iban estero. Situazione che, dall’applicazione della sua banca, non era consentita. Pertanto le è stato comunicato un conto italiano sul quale ha provveduto al pagamento. L’addetto ha riferito che il capitale investito era aumentato fino ad un controvalore di oltre 7mila euro. Motivo per il quale la donna ha richiesto di prelevare parte di quanto maturato. Ma per ottenere ciò, avrebbe dovuto versare una terza tranche di soldi: più di mille euro. E terzo pagamento partito, all’Iban indicatole. Non pago, il mascherato truffatore le ha chiesto ancora denaro, per 2.200 euro, per commissioni bancarie. Di lì a poco, è giunta persino un’altra richiesta di 2.480 euro che le avrebbe permesso di accedere al servizio. E anche in quell’occasione ha ottemperato. L’ultima richiesta di 3mila euro per chiudere la procedura, ha scatenato le perplessità della donna, che ha spiegato al promotore la volontà di non continuare e di volere indietro le ingenti somme già spese. Ma invano, in quanto da allora non ha più ricevuto alcun riscontro, capendo di essere stata truffata con abilità e spietatezza. Gli accertamenti effettuati dai poliziotti hanno permesso di risalire agli intestatari dei conti corrente, nei quali erano confluite le somme. Ed ovvero un uomo di 54 anni residente in provincia di Pavia e uno di 62 di Salerno con precedenti specifici. Raggiunti sul posto dagli agenti di zona, sono stati denunciati per truffa aggravata per aver commesso il fatto a distanza e mediante l’utilizzo di strumenti telematici idonei a ostacolare la propria identificazione.