Domani (ore 21) il multiplex Giometti di Jesi ospiterà in esclusiva, per un’unica data la proiezione de "Il Cristo in gola", lungometraggio scritto, interpretato e diretto da Antonio Rezza, regista e performer teatrale.
Le riprese sono iniziate nel 2004 e si sono protratte nel tempo. L’approccio alla figura del Nazareno è estremamente rispettoso. Il figlio di Dio non dice una parola, non si rapporta all’uomo che gli è inferiore, comunica solamente attraverso urla devastanti, perdizione dell’orecchio umano, che conducono le orecchie dell’uomo alla dannazione eterna.
"Faccio un Cristo che non dice una parola – spiega Rezza che per questa occasione di Jesi, in esclusiva, ha realizzato un’autointervista che precederà la proiezione – si tappa la bocca e la tappa al suo autore pezzente. Mai sarò così meschino da raccontare con la mente malata ciò che il corpo alla mente ha sottratto, e cioè il significato: i miei gesti hanno tolto di mano il sapere al cervello imbroglione. Qui il problema non è il significare, qui la virtù sta nel fatto che quello che volevo dire non l’ho detto: l’azione si è ribellata alle suggestioni della mente incravattata".
L’opera è autoprodotta dallo stesso Rezza ed ha una distribuzione totalmente indipendente. Questa proiezione è stata organizzata dal Vox Live Club in collaborazione con il multiplex Giometti.
sa. fe.