REDAZIONE ANCONA

Antenna in strada del Cavallo, cittadini delusi

Il comitato non si arrende e chiede risposte al Comune: "Quella zona è sottoposta a vincolo ambientale, perché i lavori continuano?" .

Un manifesto di dissenso per i lavori a strada Cavallo

Un manifesto di dissenso per i lavori a strada Cavallo

Il comitato dei residenti di strada del Cavallo di Senigallia, nato a giugno dopo l’amara sorpresa di essersi trovati davanti – in uno dei punti collinari più suggestivi della città – lavori già avviati per la realizzazione di una antenna di telefonia alta ben 30 metri, esprime delusione per il duplice incontro dei giorni scorsi con il sindaco Massimo Olivetti e la responsabile dell’ufficio urbanistica Leone.

"Siamo profondamente amareggiati – sottolineano dal comitato per il diritto alla partecipazione civica e per la tutela del paesaggio, presieduto dal dottor Giuseppe Bartoli –. Nei due incontri abbiamo assistito ad uno sconfortante ’scaricabarile’ in cui la parte politica ha cercato di svestirsi di ogni responsabilità in relazione alla localizzazione dell’antenna di 30 metri sul punto più panoramico di Senigallia, sottoposto a tutela ambientale. Invece la parte tecnica ha cercato di giustificare scelte non giustificabili, ventilando una sorta di inesistente ’deregulation’ per le antenne di telefonia mobile".

"In sintesi – prosegue la nota – l’amministrazione comunale sostiene (in un’ottica di massima penalizzazione per la città e i cittadini e di inconsueto ’favor’ interpretativo per le grandi società di telefonia) che in una collina sottoposta a tutela ambientale ed in cui sono vietate realizzazioni edili al di sotto del limite di una fascia di rispetto di due metri dalla sommità del crinale, gli impianti di telefonia mobile sarebbero comunque consentiti perché assimilabili ad opere di urbanizzazione primaria. Il che – come ha spiegato nello stesso incontro il nostro legale Roberto Paradisi – non consente comunque la violazione delle norme edili ed urbanistiche. L’unica risposta arrivata è stato un invito al contenzioso giudiziale. Incredibile, ma vero. Auspicavamo una stagione di confronto, partecipazione. Ci ritroviamo l’invito al conflitto".

Proprio Paradisi, legale del comitato, aggiunge: "Le opere di urbanizzazione primaria non corrispondono affatto alle opere di pubblica utilità. Non mi risulta che l’antenna che sta realizzando Tim sia stata riconosciuta come opera di pubblica utilità. D’altra parte il decreto legislativo 207 del 2021 evocato sia dall’Amministrazione che da Tim, in relazione alla realizzazione di impianti di telefonia, fa salve le limitazioni a tutela dell’ambiente. In questo caso l’Amministrazione comunale ha consentito – a nostro avviso illegittimamente – la violazione delle norme poste alla tutela ambientale".

Andrea Pongetti