SARA FERRERI
Cronaca

Anni di piombo: ad Ancona un muro di 8 metri per i martiri. "E di mio papà"

Parla Giovanni Ricci, il figlio dell’autista di Aldo Moro trucidato in via Fani: "Riconobbi mio padre dall'orologio che spuntava dal lenzuolo"

Una foto di famiglia con Domenico Ricci che ha in braccio suo figlio Giovanni

Staffolo (Ancona), 9 settembre 2021 - Un Comune di duemila anime, paese natale dell’autista e scorta di Aldo Moro, Domenico Ricci, costruisce il primo ‘Muro della memoria’ in Italia, con tutti i nomi, e sono 381, delle vittime del terrorismo e delle stragi. Staffolo (Ancona) dove il 18 settembre del 1924 è nato l’appuntato Domenico Ricci, morto a 44 anni nella strage di via Fani il 16 marzo del 1978 chiama, proprio il 18 settembre, il figlio di Domenico, Giovanni, in prima linea sul fronte della memoria degli Anni di piombo per inaugurare il primo muro della memoria (lungo 8 metri, formato da 8 lapidi) alla presenza di autorità civili e militari. E con esso il monumento ‘Noi ricordiamo’ realizzato dallo scultore Massimo Ippoliti con i ragazzi del liceo Artistico Mannucci. Per il taglio del nastro arriveranno tante autorità e sarà letto un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’idea è nata prima del Covid: il sindaco del piccolo paese della Vallesina Sauro Ragni d’intesa con il figlio di Domenico Ricci, Giovanni, e dell’associazione per la memoria dei caduti della strage di via Fani, ha voluto realizzare non un monumento ai caduti ma un luogo della memoria dove

IL COMMENTO / La capitale della memoria anti terrorismo - di Beppe Boni

L'intervista

Giovanni Ricci, questo per lei è il coronamento di un sogno.. "Sì, lo coltivavo da anni. In memoria di mio padre, ma non solo".

Lei è sempre impegnato in questo cammino per non dimenticare e non far dimenticare... "Vado spesso nelle scuole, dalle elementari alle superiori e quando mi accorgo che non conoscono quasi affatto gli Anni di piombo, le storie delle vittime del terrorismo mi rammarico molto. Incontro dei docenti desiderosi di portare a termine i curriculum ministeriali che arrivano però al secondo dopoguerra. Eppure i nostri ragazzi dovrebbero conoscere quegli anni in cui sono nate le nostre istituzioni democratiche, i diritti che oggi abbiamo e su cui possiamo contare. C’è necessità di fare come per la Shoah ascoltare testimonianze e portare avanti la memoria. Per questo da testimone sogno che si conosca questa pagina buia della nostra storia, quegli anni torbidi del terrorismo".

C’erano state altre proposte di realizzare il muro? "Sì ma nessuna si è concretizzata fino a che non ho incontrato la sensibilità del sindaco dove mio padre è nato e vissuto fino vent’anni prima di entrare nell’Arma, allora ancora minorenne a 20 anni (quando la maggiore età si conquistava a 21, ndr).

Lei è testimone e anzi vittima degli Anni di Piombo, qual è il ricordo più nitido di quei giorni? "L’edizione straordinaria del giornale che lo stesso pomeriggio dell’attentato qualcuno lasciò a casa con scritto Moro rapito e dietro le foto del cadavere di mio padre senza lenzuolo crivellato di 7 colpi in testa. Lo conservo ancora ma non lo mostrerò a nessuno. Ricordo le immagini del Tg2 in cui ho riconosciuto mio padre dall’orologio e dalla fede che uscivano dal lenzuolo".

Lei non aveva ancora 12 anni... "E’ stato il buio dei miei giorni adolescenziali. La stessa tragedia che hanno vissuto le famiglie di quasi 400 vittime, quelle che abbiamo voluto imprimere sul marmo".

Sarà un muro parlante.. "Sì abbiamo inserito un Qr Code che con un semplice click sui nostri telefonini ripercorre la storia e le personalità di ciascuna delle 381 vittime. Accanto ci sarà un’opera che ricorda la scorta di Moro realizzata dagli studenti jesini e un orologio che segnerà le 9,05, l’ora in cui le Brigate Rosse cominciarono a sparare sulle due auto: la Fiat 130 sulla quale viaggiava Aldo Moro, con Oreste Leonardi e Ricci, e l’Alfetta 1800 della polizia, con gli agenti Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Raffaele Iozzino. E proprio questi due modelli di auto saranno in piazza per l’inaugurazione".