REDAZIONE ANCONA

Andreea ritrovata: servirà il Dna. L’ex fidanzato indagato per omicidio

Una rosa bianca davanti al casolare, dove sono stati trovati i resti della ragazza e che era stato controllato più volte. Come mai nessuno l’ha vista? È stata portata lì in un secondo momento? La disperazione della mamma

Ancona, 21 gennaio 2024 – È accusato di omicidio volontario Simone Gresti, l’ex fidanzato di Andreea Rabciuc: si aggrava così la posizione dell’unico indagato, dalla Procura di Ancona, per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti. 

Secondo gli inquirenti infatti sono di Andreea i resti trovati nel rudere a circa un chilometro di distanza dal luogo da dove la ragazza era scomparsa nel marzo 2022. Certo sarà l’esame del Dna a stabilirlo con esattezza, così come era successo con la povera Saman Abbas: anche lei cercata ovunque e invece sepolta in un casolare vicino a casa dei genitori. Ma intanto al legale di Gresti, l'avvocato Emanuele Giuliani, è stato notificato l'avviso di accertamento irripetibile sui resti: ovvero appunto l’esame autoptico, che è previsto per domani pomeriggio.

Oggi lì al casolare, al civico 26 della strada Montecarottese nel territorio di Castelplanio, qualcuno ha deposto una rosa bianca, in memoria della ragazza di origini romene, cercata e ricercata per quasi due anni, anche con i droni.

Andreea Rabciuc e il casolare dove è stato trovato il corpo
Andreea Rabciuc e il casolare dove è stato trovato il corpo

Nonostante non ci siano ancora certezze matematiche che i resti del corpo siano di Andreea, ci sono elementi che hanno portato gli investigatori a sbilanciarsi. I brandelli di abiti trovati corrispondono a quelli che la ragazza di 27 anni indossava quando è scomparsa: parte del giubbotto bianco e uno scarponcino nero. E poi ci sono i tatuaggi.

Autopsia: quali risposte può dare

L'esame autoptico sui resti dovrebbe dare alla procura quattro risposte: la prima sull'identità della vittima; poi il pm si aspetta di conoscere anche le cause e la data della morte e se, come sembra, quei resti siano stati portati in un secondo momento all'interno di quell'ambiente. Uno dei due fratelli, contitolare dell'immobile, ha denunciato ai carabinieri che qualcuno aveva forzato e rotto una finestra del casolare: era il 12 marzo 2022, pochi giorni dopo la scomparsa di Andreea; quattro giorni dopo ci fu un controllo che non diede alcun esito. I carabinieri stanno ricostruendo chi si recò sul posto, visto che in quei giorni erano in diversi a cercare la giovane donna.

I resti nel casolare

Possibile che nessuno fosse mai entrato lì?”, si è chiesto il legale di Simone Gresti. La risposta è sì: più volte. Anche perché il casolare si trova proprio lungo la strada Montecarottese dove Andreea – secondo il racconto degli amici e dello stesso Gresti – si era allontanata a piedi dopo la festa nella roulotte durante la quale aveva litigato con il fidanzato. In quel rudere sono entrati i volontari che battevano la zona alla ricerca della ragazza di Maiolati Spontini. E sono stati anche i proprietari, gli stessi che ieri hanno trovato quei poveri resti.

Come è possibile? A un certo punto, il controsoffitto del casale ha ceduto e potrebbe così avere rivelato il corpo. Certamente, i resti sono in una zona pericolante dello stabile in cui anche i proprietari – che si occupano di tenere pulito dalle erbacce – non vanno più. Ma c’è anche l’ipotesi che il corpo sia stato portato lì in un secondo momento.

È uno dei tanti interrogativi della vicenda di Andreea: resta l'interrogativo principale, cioè le cause del decesso. Ma anche in questo caso saranno necessari ulteriori accertamenti e l'autopsia, anche se il cadavere è ridotto quasi allo stato scheletrico. Gresti, unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti e ora accusato di omicidio: "È scioccato e distrutto – aveva già detto il suo legale –. Sperava in un esito diverso e si proclama estraneo ai fatti, come ha sempre fatto".

Ma è distrutta anche la mamma di Andreea, che a dicembre ha festeggiato con torta e candelina festante il ventinovesimo compleanno della figlia. “Questo è il secondo compleanno senza di te. Non passa un’ora che io non ti pensi”, scriveva sui social mamma Georgeta. Sabato sera è rimasta qualche minuto vicino al casolare: “Siete sicuri che sia lei?”, ha ripetuto. La fine della speranza, la fine dell’attesa. Non si sa quale scegliere.