Ancona, 9 aprile 2022 - Andreea Rabciuc è scomparsa da quasi un mese. Viene esclusa almeno per il momento (ma si attende comunque il responso degli esami del Dna) l’ipotesi che possa essere lei la ragazza trovata decapitata e senza mani dentro un borsone sul fiume Po. Così ricominciano le ricerche in Vallesina, un’ampia zona collinare sopra Jesi. Ieri mattina è stata messa in campo una massiccia operazione alla ricerca del corpo di Andreea Alice Rabciuc la 27enne jesina di origini rumene scomparsa nel nulla ormai quasi un mese fa (era l’alba del 12 marzo). Una quindicina di militari provenienti anche da fuori comprensorio, hanno rastrellato le campagne nel Comune di Castelplanio, a destra e a sinistra della provinciale Montecarottese che da Castelbellino stazione sale a Montecarotto. I carabinieri, a due a due, hanno passato al setaccio ogni angolo di verde e soprattutto i casolari abbandonati, la vegetazione folta a ridosso dei fossi in fondo ai campi.
Aggiornamento: Andreea Rabciuc scomparsa da un mese, gli amici: "Fatti viva"
Gli amici hanno raccontato che Andreea quella mattina, dopo aver trascorso la serata con il fidanzato e una coppia di amici nel casolare a poca distanza dalla Montecarottese, avrebbe mandato tutti a quel paese per poi scendere a piedi verso Moie. E così ieri le ricerche, per tutta la mattinata di ieri, si sono concentrate a valle del casolare dove Andreea ha trascorso la burrascosa serata e fino al distributore di carburanti che si incontra scendendo verso la rotatoria di Castelbellino. Alla vasta operazione hanno partecipato anche i vigili del fuoco che hanno posizionato il campo base all’interno di una villetta a due passi dalla Provinciale.
I militari hanno diviso il territorio in quadranti, con batterie di carabinieri che in squadre da sei ciascuna, hanno rastrellato a vista tutta l’ampia zona, ma non sono emersi elementi nuovi. Non si esclude nessuna pista, nemmeno quella del malore che potrebbe aver colto Andreea mentre attraversava le campagne. Si è cercato in particolare nelle zone dove la vegetazione si fa più folta e a ridosso dei fossi. Zone che erano state passate al setaccio anche con droni e cani tre settimane fa quando la madre della ragazza ha presentato denuncia. Ma né allora né ieri, di lei si è trovata alcuna traccia. Andreea sembra essere stata inghiottita nel buio più buio ma in pieno giorno, mentre scendeva la provinciale forse per tornare da Daniele, il suo ex fidanzato al quale era ancora molto legata e con cui aveva appuntamento dopo la festa di venerdì sera e notte.
Daniele, ai microfoni di "Chi l’ha visto?", ha ammesso di essere ancora innamorato di Andreea e nei giorni scorsi ha lanciato sui social il suo accorato appello: "Cerbiatta... dove sei sono tre settimane che ti cerchiamo.. Aiutateci con qualsiasi informazione". Sul corpo rinvenuto nel borsone sul Po, pur in decomposizione e consumato dall’acqua, non è stata trovata alcuna traccia dei tatuaggi che la giovane jesina aveva non solo sulla mano ma anche sulle braccia. L’accostamento tra la scomparsa di Andreea e il ritrovamento del corpo sul Po, ha angosciato la mamma e gli amici. Le ricerche, invece, si sono decisamente indirizzate verso località conosciute alla ragazza.