SARA FERRERI
Cronaca

Andreea, nuove ricerche Partecipa anche la madre

La ragazza sparita da oltre un anno, al setaccio ruderi e casolari in Vallesina

Andreea, nuove ricerche  Partecipa anche la madre

Andreea, nuove ricerche Partecipa anche la madre

di Sara Ferreri

MONTECAROTTO (Ancona)

Si cerca ancora la dolce Andreea, o meglio il suo corpo. E mamma Georgeta, con il cuore e la testa pieni di dubbi e di angosce, ha deciso di partecipare di nuovo alle ricerche di sua figlia. Sono riprese ieri mattina, alle 7, le ricerche di Andreea Rabciuc, la ragazza jesina di origini romene scomparsa quindici mesi fa, il 12 marzo dell’anno scorso (quando aveva 27 anni), dopo una festa in una roulotte parcheggiata accanto a un casolare sulla strada Montecarottese, in provincia di Ancona. Ieri mattina, carabinieri di Jesi in azione insieme al nucleo cinofili di Bologna con il cane molecolare Bayla, un pastore tedesco femmina di 5 anni, lo stesso utilizzato per le ricerche di Saman Abbas. Con loro una squadra dei vigili del fuoco, tornata a setacciare la zona attorno alla roulotte, casolari e ruderi nell’arco di un chilometro di distanza. Georgeta, la mamma della giovane scomparsa, nonostante l’angoscia di chi ormai da troppo tempo non sa dove sia la figlia, ha voluto assistere, lontano dai riflettori, alle capillari ricerche, che hanno spaziato nel territorio di quattro Comuni, da Montecarotto a Maiolati Spontini, da Castelplanio a Poggio San Marcello.

Le ricerche sono iniziate dalla roulotte dove Andreea ha trascorso la sua ultima notte con il compagno Simone Gresti, unico indagato (per sequestro di persona) per la scomparsa della ragazza; con Francesco, il proprietario del casolare di Castelplanio e della roulotte parcheggiata accanto ad esso, e Aurora, un’amica di Andreea. Tra le novità che emergono dalle indagini, c’è il ritrovamento del bancomat di Francesco, il proprietario del casolare, in un campo fotovoltaico a circa trecento metri dalla roulotte, in mezzo all’erba, proprio il giorno dopo la scomparsa della ragazza.

Si è cercato poi a Poggio San Marcello: nella zona di un vecchio rudere abbandonato i carabinieri hanno disposto il taglio dell’erba e la rimozione della vegetazione alla ricerca di tracce della ragazza. Il cane ha fiutato attraverso i fori aperti da una trivella nel terreno. Poi le ricerche si sono spostate a Castelplanio, per setacciare un boschetto che circonda un rudere vicino a una azienda agricola. Ben cinque ore di ricerche, ma di Andreea nessuna traccia. Del resto, ormai sono trascorsi quindici mesi dalla sua scomparsa. Il cane Bayla, che già aveva cercato Andreea ad aprile, è uno dei pochi in Italia in grado di fiutare i cadaveri anche a distanza di molti mesi dalla morte. E oggi si cercherà ancora, sempre sulle colline della Vallesina.