Piazza d’Armi, Anconambiente raccoglie, finalmente, il grido d’allarme e interviene per pulire. Presto un’azione decisa per riportare ordine e decoro da parte del Comune, mentre intanto il sindaco si appresta a firmare un’ordinanza per limitare la vendita di alcolici con determinate modalità e in alcune aree sensibili della città, tra cui proprio il quartiere del Piano. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Dopo un mese di lavoro costante il Carlino è riuscito ad attirare le attenzioni dell’amministrazione comunale e i vertici della partecipata che si occupa della raccolta di rifiuti. Ci sono voluti tempo, pazienza e perseveranza, ma alla fine ieri mattina diverse squadre di addetti di Anconambiente sono intervenuti in maniera approfondita proprio nella zona in cui avevamo segnalato una situazione degna della favela di una capitale sudamericana. Ieri il presidente della partecipata del Comune, Antonio Gitto, aveva ammesso di non essere a conoscenza di quella situazione di forte degrado e promesso che sarebbe intervenuto al più presto. Neppure 24 ore dopo il suo personale era sul posto per raccogliere i rifiuti di mesi. Via tutti i rifiuti che si potevano rimuovere sulle pubbliche vie all’interno del perimetro delle case di piazza d’Armi alle spalle del mercato coperto del Piano. Diverso il discorso per la montagna di rifiuti, in alcuni casi anche ingombranti (mobili, materassi, divani e così via), presenti all’interno delle aree private dove la competenza spetta a Erap, l’ente responsabile della gestione delle case popolari, proprietaria di oltre il 90% di quegli alloggi. Le regole della burocrazia non ammettono deroghe. A colpire la totale mancanza di decoro e la presenza perenne e in aumento dei rifiuti, bottiglie di birra vuote in particolare. Proprio su questo il sindaco Silvetti ha mostrato l’intenzione di fare qualcosa: "A breve firmerò un’ordinanza che intende dare un giro di vite sulla vendita e la somministrazione senza regole di alcolici in alcuni quartieri" ha detto il primo cittadino al Carlino. In effetti le attenzioni, in quella zona del Piano, sono focalizzate su una specifica attività commerciale che, aperta fino a tarda sera, fornisce alcol alle persone che frequentano quella zona nelle ore più problematiche, dopo le 20 appunto. Adesso, oltre alla conservazione della pulizia costante nel tempo, mancano ancora un paio di punti: la cura del verde e del decoro e le manutenzioni.
CronacaAnconambiente ripulisce il Piano. Grido d’allarme finalmente raccolto. Il sindaco pronto a limitare l’alcol