Ancona, Martiniello pronto alla sfida: "Blasone e tifosi, sono qui per questo"

L’attaccante biancorosso ha deliziato i supporters a Recanati con una rete da 40 metri: "A volte ci provo"

Ancona, Martiniello pronto alla sfida: "Blasone e tifosi, sono qui per questo"

Martiniello in azione durante l’amichevole con i Portuali

Ha entusiasmato i tifosi giunti sabato scorso al Tubaldi con quel gol da 40 metri. Antonio Martiniello, centravanti biancorosso, sembra aver cominciato con il piede giusto la stagione e promette di continuare ad accendere l’entusiasmo sugli spalti dei campi del girone.

Martiniello, ci racconti quel gol di Recanati.

"E’ nato grazie a una palla persa a metà campo dalla Recanatese, io spesso e volentieri ci provo, a tirare da lontano, avevo visto che il portiere stava fuori dalla porta e mi sono detto che come mi capitava una palla come dico ci avrei provato. E così ne è uscito un gran gol. Sono molto contento di aver segnato, ma anche della prestazione, del contorno, di tutto".

Ne aveva fatti altri così?

"No questo è il primo. Quattro anni fa in Cavese-Cerignola ci avevo provato ma avevo preso la traversa".

Un gol da attaccante che "sente" la porta.

"Diciamo così, ma sono più un rapinatore d’area".

Perché ha accettato l’offerta dell’Ancona?

"Per la piazza, sicuramente, perché Ancona ha fatto la A, la B, tanti anni di C, e mi affascina tanto come tifoseria, ambiente, blasone, qui si respira il calcio vero. Sono molto contento di essere ad Ancona, ringrazio la società, il direttore, il mister che mi hanno voluto fortemente".

Chi conosceva della squadra o dello staff?

"Dello staff nessuno, della squadra Rovinelli e Codromaz, l’anno scorso li ho affrontati da avversari. E ho fatto gol sia all’uno, sia all’altro".

Lo sapeva che sarebbe arrivato in una piazza calda: che effetto le ha fatto sentire da vicino i 500 giunti fino a Recanati?

"Non vedevo l’ora di giocare davanti ai tifosi, hanno riempito il settore per una partita di Coppa Italia di sabato alle 20.30, è stato un grande effetto, per noi, per la società, per il mister. Mi sono emozionato, in queste piazze così io mi gaso e mi danno tanta forza per giocare".

Com’è il rapporto con Gadda?

"Con il mister c’è un buonissimo rapporto, mi dà tranquillità e serenità e mi fa sentire un giocatore vero, ma come lui tutto lo staff. E questo è importante per lavorare bene. Quello che mi serviva. Con lui posso buttarmi nel fuoco".

Una promessa alla tifoseria dorica?

"Prometto che finché sarò un giocatore dell’Ancona di sudare la maglia e di dare battaglia su tutti i campi. Non posso promettere di vincere il campionato o di fare trenta gol, ma di scendere in campo sempre con la fame, la cattiveria agonistica e la voglia di portare questa maglia addosso".

Doppia cifra?

"Non ne parlo, sono scaramantico".

Giuseppe Poli