
Ancona Fuori dalla C: è l’unica, futuro incerto
L’Ancona è l’unica squadra esclusa dal prossimo campionato di serie C. La notizia è nota da giorni ma ieri il consiglio federale della Figc lo ha ratificato in modo ufficiale e definitivo.
"C’è grande soddisfazione per aver messo in sicurezza il sistema – ha dichiarato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, dopo il consiglio federale riunito a Roma –, sarà la prima estate senza ricorsi per l’ammissione ai campionati. Mai nella storia del calcio italiano i campionati a inizio giugno erano stati a organici completi ad eccezione del vuoto lasciato dall’Ancona, che sarà colmato entro il 27 giugno (data del prossimo consiglio federale, ndr)".
Per completare l’unica esclusione nel gruppo delle sessanta, il consiglio ha provveduto ad approvare i criteri per i ripescaggi che prevedono al primo posto una seconda squadra del campionato di serie A. Il probabile inserimento del Milan under 23 viene definito da Gravina un "vanto": che la serie C si possa vantare o meno di avere tre seconde squadre di serie A, con budget e mezzi organizzativi decisamente diversi dalla maggior parte delle altre concorrenti è quantomeno discutibile, ma purtroppo il tema, ormai, non interessa più l’Ancona e il calcio del capoluogo che sono da dieci giorni in mano al sindaco Daniele Silvetti.
C’è da salvare il salvabile, e cioè l’iscrizione alla serie D. Lunedì o martedì prossimo il primo cittadino si incontrerà a Bologna con l’avvocato Stefano Giangrande di Milano che ha la procura da parte di Tony Tiong per affrontare tutti i temi urgenti per cui lo stesso Silvetti, nei giorni scorsi ha dato un ultimatum al presidente biancorosso. Ci sono da verificare i conti della società, che sono quelli che interessano molto da vicino le cordate potenzialmente interessate a subentrare, così come c’è da capire se Tony Tiong è disposto a vendere l’Ancona.
Due passaggi fondamentali per il sindaco che a nome della città insegue l’unica chance che il comma 10 dell’articolo 52 delle Noif assegna alle società "non ammesse" a un campionato professionistico. Per proseguire rapidamente su questa strada gli interlocutori al momento sono cinque, Daniele Silvetti ne ha già visti tre, uno potrebbe incontrarlo oggi, e proprio oggi dovrebbe risentirsi telefonicamente con il legale di Tony Tiong per capire esattamente quando fare spazio nella sua agenda per andare a Bologna.
Naturalmente resta sempre aperta anche la strada di una nuova società con nuova matricola, ma con poco tempo a disposizione questa sembra al momento la via più impervia.
Giuseppe Poli