Un derby può svoltare una stagione? Storicamente sì, soprattutto se si considera che a novembre i campionati entrano nel vivo e cominciano a venire fuori i reali valorI tecnici di tutte le squadre.
Anche il Girone F non fa eccezione e sta iniziando gradualmente a delineare la sua fisionomia: sembra ormai chiaro che la lotta per la promozione verrà ristretta alle varie Sambenedettese, Chieti, Teramo e L’aquila, con squadre come Fossombrone, Vigor Senigallia e Atletico Ascoli pronte a recitare il ruolo di mine vaganti.
E l’Ancona? Difficile capirlo esattamente, anche perché i dorici, dopo queste prime giornate, non hanno ancora dato l’impressione di essere una squadra stabile e quadrata, ma questo era anche preventivabile viste le difficoltà extracalcistiche vissute la scorsa estate.
La classica di domani al Riviera delle Palme sarà un banco di prova molto importante per la formazione di mister Gadda, una di quelle sfide cosiddette spartiacque di una stagione.
Da questo punto di vista, la vittoria ottenuta contro la Recanatese domenica scorsa al Del Conero rappresenta un’iniezione di fiducia non indifferente: dopo cinque sconfitte nelle ultime sei partite, arrivare in Riviera senza una vittoria avrebbe sicuramente reso più complicata la preparazione di un match il cui coefficiente di difficoltà resta comunque altissimo, ma che almeno in queste condizioni si può affrontare con maggiore serenità.
Dal canto suo, la Sambenedettese è ben consapevole di partire con i favori del pronostico, nonostante le dichiarazioni di pretattica che sono solite venir sciorinate alla vigilia di partite così sentite.
La squadra di patron Vittorio Massi quest’anno punta con decisione alla Serie C, dopo averla solamente accarezzata l’anno scorso: l’organico su cui può contare mister Ottavio Palladini (che domenica tornerà in panchina dopo le quattro giornate di squalifica) è attrezzata per compiere il salto di cateogira tanto agognato in questi quattro anni.
A proposito, in panchina si ritroveranno due che questa sfida l’hanno già vissuta da giocatori: Gadda, come il suo collega Palladini, ricordano bene il doppio confronto nel campionato di Serie B 1988-89.
Erano altri tempi, ma era soprattutto un altro calcio: oggi le due squadre si ritrovano contrapposte in un campionato dilettantistico, ma lo spirito e il fascino che contornano questa sfida sono rimasti invariati.
Un pareggio verrebbe ben accolto dall’Ancona; viceversa, per la Samb rappresenterebbe una battuta d’arresto che le farebbe perdere terreno con le prime della classe.
Ma il condizionale serve a poco: domenica sarà un bello spettacolo, a dispetto dell’assenza dei tifosi dorici che avrebbe messo ancora più pepe su un’intramontabile classica marchigiana.
Gianmarco Minossi