Ancona, 12 giugno 2024 – Ultimatum a Tony Tiong. Il sindaco Daniele Silvetti passa dalle parole ai fatti: nella giornata di ieri ha inviato in maniera formale una richiesta urgente di convocazione ai vertici dell’Us Ancona per stabilire, come spiega lo stesso sindaco, una linea di azione.
Ecco, dunque, la perentoria richiesta inoltrata a Tiong tramite lo studio legale Giangrande a Milano, Silvetti vuole un incontro entro e non oltre martedì prossimo 18 giugno: “La necessità di confrontarci – spiega il primo cittadino nella lettera – nasce da una progettualità pendente, da investimenti ancora non certi e dall’esigenza di fare scelte puntuali sul futuro del settore giovanile. Il lasso di tempo per calendarizzare questo incontro – ribadisce Silvetti – è evidentemente stretto perché le prossime scadenze incalzano. Nel caso in cui non ricevessimo una disponibilità all’interlocuzione, ci vedremo costretti a prendere altri provvedimenti e ad adottare, conseguentemente, differenti misure”.
Il tempo stringe, lo aveva ribadito lo stesso sindaco nei giorni precedenti, il presidente Tiong non ha ancora dato il permesso all’ad Roberta Nocelli di mostrare le scritture contabili della società biancorossa per capire l’effettivo passivo ed eventuali altre esposizioni.
Mentre, dunque, da un lato Tony Tiong lancia proclami attraverso lo studio legale che ha scelto per tutelare la sua immagine in questo caos che, peraltro, s’è venuto a creare proprio a causa dei suoi mancati versamenti nelle casse dell’Ancona necessari per il pagamento degli stipendi di marzo e aprile, se contemporaneamente scrive ai giocatori rassicurandoli circa gli stipendi che ancora non hanno percepito, dall’altro continua a mancare di concretezza. Nessuno stipendio, alla data di ieri, risulta pagato, e a quelli di marzo e aprile si sommano, ora, anche quelli di maggio e giugno, e i debiti che ha l’Ancona nei confronti di diversi fornitori, cifra che dovrebbe superare i 500mila euro.
Poi c’è tutto il problema del settore giovanile, non certo in subordine. Tanti dubbi, tanti nodi da sciogliere, di fronte ai quali Daniele Silvetti ora vuole date certe e punti fermi. Se entro e non oltre il 18 giugno non si capirà bene ogni dettaglio societario e finanziario dell’Us Ancona di mister Tiong, compreso il fatto se lo stesso sia disposto o meno a metterla in vendita dopo aver saldato il passivo, Silvetti sarà costretto a seguire la strada più complicata, quella di creare una nuova società con nuova matricola, dentro la quale dovranno confluire al più presto i capitali necessari per iscriverla alla serie D e poi per costruire nuovo management e nuova squadra. E’ una corsa contro il tempo e i tentennamenti di Tiong non aiutano la città e i suoi colori a trovare una rapida soluzione per il bene del calcio cittadino.