Mentre l’Ancona prepara la partita di domenica a Isernia, prima di ritorno, con in prova anche un argentino classe 2006, il direttore generale Francesco Ancarani traccia un bilancio del suo 2024 in biancorosso.
Ancarani, sei mesi di Ssc Ancona, al lavoro anche prima che nascesse. Come sono stati?
"Faticosi ma positivi, sei mesi di lotta. Spero che i restanti cinque siano solo di lavoro".
A cosa si riferisce?
"Al fatto che partendo da zero non è stata una passeggiata di salute. Non c’era niente, siamo riusciti a mettere in piedi una struttura, solo adesso c’è un po’ di tranquillità. Da gennaio 2025 l’Ancona parte con una base solida per lavorare e per essere sempre più vincente".
Il momento più difficile?
"Personalmente direi gli ultimi due mesi, perché i risultati in campo sono arrivati ma fuori dal campo c’è stato un lavoro molto impegnativo. Mi sono dovuto esporre in maniera diretta, ci ho dovuto mettere la faccia e ne ho subite anche le conseguenze".
Il momento migliore è quello attuale?
"Sì, perché la squadra ha trovato continuità di risultati e solidità con prestazioni qualche volta non belle ma concrete. E’ un campionato in cui conta la praticità. E’ stata una rinascita, ora tutti dobbiamo capire, e credo che l’abbiamo capito, che dobbiamo metterci in gioco sino in fondo".
Che Ancona vedremo in campo nel 2025?
"Un’Ancona sempre più coraggiosa, sempre più concreta, con sempre più voglia di fare risultato. Questo, almeno, è il mio obiettivo. Se si perde è perché siamo morti sul campo. Allora ci sta. Dal 2025 coraggio, audacia, colpo d’occhio, rapidità d’esecuzione, e un po’ di fortuna".
Lo dica: lei vuole vincere il campionato.
"L’Ancona merita solo un posto in classifica. Ma questo lo direi anche in serie C. E noi dobbiamo lavorare perché arrivi quel posto. Non significa che voglia vincere il campionato. Ma neanche che lo voglia perdere. Ad Ancona c’è solo un posto che fa stare contenti i tifosi e la città. Poi non è detto che arrivi. Ma ogni sforzo va in quella direzione. Poi la sconfitta fa parte del gioco. Ma perdo perché ho dato tutto e gli altri sono stati più bravi. Non posso partire non pensando di vincere. La vittoria è più importante di tutto".
Un messaggio ai tifosi per questo Capodanno.
"La tifoseria viene da anni di delusioni, mi auguro per loro che questa sia la prima e l’ultima volta che vedono la ripartenza dell’Ancona. Io passo, ma loro restano".
Si riparte con il girone di ritorno, con la trasferta di Isernia. Sensazioni?
"Positive. Per come abbiamo finito l’anno. Ci aspetta un girone di ritorno di grande agonismo. Noi ci siamo rinforzati in maniera oculata dove avevamo dimostrato di avere qualche lacuna. Siamo una squadra matura e pronta a migliorarsi ancora, con una consapevolezza diversa".
Giuseppe Poli