Stanziati i 21milioni di euro necessari per ampliare l’ospedale di Fabriano che ha un’ala chiusa da sisma del 2016. Un’opera attesa da anni: prevista alla fine della precedente legislatura dalla giunta Ceriscioli e inserita nella programmazione dei lavori pubblici, approvata il 26 maggio 2020 dal consiglio regionale.
Il progetto "approvato nei giorni scorsi dall’Usr, prevede una palazzina su tre livelli distinti" e ora la cabina sisma, presieduta dal commissario per il sisma 2016 Guido Castelli, ha raggiunto l’intesa su una serie di ordinanze che vanno ad aggiornare i finanziamenti programmati per importanti opere di ricostruzione pubblica a Fabriano, Sant’Angelo in Pontano, Monte San Giusto e Venarotta".
La buona notizia è stata anticipata ieri in tarda mattinata dall’ex sindaco Roberto Sorci: "Grazie all’impegno di Castelli, abbiamo ottenuto un risultato importantissimo per la città" ha commentato. "D’intesa con il governatore Acquaroli, e grazie al puntuale lavoro dell’Ufficio speciale ricostruzione e dei sindaci – spiega il commissario Castelli - siamo riusciti a bilanciare le risorse necessarie per rendere possibile l’avanzamento e la cantierizzazione di alcune opere strategiche, come l’ospedale di Fabriano, edifici residenziali, municipi e scuole. Sul fronte dell’edilizia sanitaria ricordo il grande pragmatismo che ci ha consentito quest’anno di sbloccare l’ospedale di Tolentino e che ora ci consente di assegnare risorse adeguate al progetto di Fabriano, prima assolutamente insufficienti: diamo la priorità ai progetti man mano che diventano esecutivi, in modo tale che non restino sulla carta ma possano subito procedere. È la logica del buon padre di famiglia, fondamentale quando si parla di risorse pubbliche".
Il seminterrato della nuova palazzina ospiterà sei locali tecnici e il prolungamento del tunnel esistente che lo collegherà all’ospedale Profili. Al piano terra i sarà la diagnostica di emergenza costituita da un locale Tac, un locale esami radiologici e uno per esami ecografici. E poi il locale rianimazione con 7 posti letto (di cui uno isolato) e 2 ulteriori posti di terapia subintensiva.
Ma anche aree spogliatoi per il personale e area logistica con i 7 depositi di materiale sterile e materiale sporco collegati da due montacarichi. Un locale lavaggio/disinfezione, confezionamento e sterilizzazione. Al primo piano il blocco operatorio con 4 sale chirurgiche, completate dai rispettivi locali di preparazione/risveglio/lavaggio chirurghi e dai locali di supporto all’area chirurgica. Tale livello è collegato al resto del presidio attraverso una passerella di quasi quattro metri di altezza. All’ultimo piano saranno inserite le componenti impiantistiche. Previsto anche un parcheggio con 192 stalli.
Sara Ferreri