Jesi (Ancona), 6 maggio 2024 – Stazione e treni dedicati ad Amazon nella zona dell’Interporto di Jesi? La richiesta di 21 sindaci guidati da quello jesino Lorenzo Fiordelmondo fa guadagnare loro un nuovo attacco del presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini che in un post lanciato sabato sera sui social torna ad accusarli di "politica dello struzzo". "Ventuno sindaci della Vallesina scrivono a Rfi – ricostruisce la vicenda Bocchini – per incrementare il numero dei treni al fine di ovviare al problema del pendolarismo dei lavoratori diretti verso Interporto Marche / Amazon a partire dal prossimo mese di marzo.
La Vallesina conta circa 110mila abitanti: è forse il territorio ad urbanizzazione più diffusa delle Regione Marche. Su 21 Comuni, 3 concentrano meno della metà degli abitanti. Il resto si distribuisce su un territorio vasto e lontano dalla linea ferroviaria. Le stazioni ferroviarie di Jesi, Chiaravalle e Moie non dispongono dei parcheggi eventualmente necessari allo scambio auto-treno. Cosa dovrebbe rispondere Rfi? Io risponderei di pensare prima di scrivere".
E poi il presidente di Confindustria Anona Pierluigi Bocchini torna su una questione che gli sta a cuore ma che ad oggi non sarebbe stata presa in considerazione da chi si occupa della viabilità dell’area, nonostante i pressing di Confindustria. "Rimane il problema di un casello autostradale, A14 Ancona Nord – rimarca Bocchini – il quale è già sovraccarico dal traffico generato dagli 11 milioni di tonnellate/anno di merci e dal milione di passeggeri/anno provenienti dal porto, oltre al traffico generato dalle zone industriali della Vallesina e del fabrianese. Traffico a cui si andranno ad aggiungere 50 mezzi pesanti/ora provenienti da Interporto/Amazon. Le lettere, di questo passo – è la stoccata finale - le dovremo scrivere al Padre Eterno".
Ad oggi in ogni caso non esisterebbero dati ufficiali sul carico di mezzi che da metà del prossimo anno con l’attivazione dell’hub Amazon graviterebbero sulla zona, né si conosce la provenienza di coloro che (un migliaio in tre anni quelli annunciati più l’indotto) andranno a lavorare per il colosso americano e tutto ciò che gli ruoterà attorno. I vertici di Amazon hanno parlato di 18 mezzi pesanti in media all’ora con partenza da giugno 2025. I sindaci della Vallesina in ogni caso chiamano in causa anche la Regione (più volte sollecitata da Fiordelmondo già dallo scorso anno) per affrontare il tema prima che sia troppo tardi.