"Alta concentrazione fino al fischio finale"

L'allenatore del Castelfidardo, Marco Giuliodori, analizza la sconfitta contro Chieti e si prepara per sfidare il Termoli. La squadra punta a migliorare la tenuta mentale e a ottenere un risultato positivo. Inoltre, il club dimostra solidarietà ospitando l'organizzazione Follereau durante una partita e facendo una donazione.

"Alta concentrazione fino al fischio finale"

Un momento della sfida tra il Castelfidardo e il Chieti

"Dovremo tenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti e anche oltre. Sarò fondamentale per portare a casa un risultato importante". Lo dice Marco Giuliodori, allenatore del Castelfidardo. La sua squadra domenica è stata beffata ancora negli ultimi minuti. Da Chieti il Castelfidardo è tornato a mani vuote. Era successo così, sempre in campionato, nella prima trasferta, a Isernia. "Dispiace, perché fino a quel momento abbiamo giocato una buona partita, non rischiando quasi nulla - continua GIuliodori -. Poi però, sul gol subito, abbiamo sbagliato un paio di situazioni. Lo abbiamo rivisto in questi giorni in video. Abbiamo commesso errori un po’ sulle letture e sulle scalate e sinceramente perdere così fa male. Non essere riusciti a portare a casa un risultato così importante contro una squadra forte e costruita per poter vincere il campionato". Errori tecnici, ma anche mentali. "E’ un peccato raccontare un’altra sconfitta. Dovremo migliorare sulla tenuta mentale, sarà fondamentale". La prossima tappa il Termoli, domenica, in casa. "Una squadra ostica, organizzata, imbattuta. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma cercheremo di arginarle e metterci qualcosa in più per portare a casa il risultato che ci serve". Dall’infermeria Braconi e Cotugno sono recuperati, in forse Paponi reduce da un affaticamento che lo ha costretto alla tribuna a Chieti.

Follereau. Calcio e solidarietà. Nella partita interna della prima squadra contro il Teramo il Castelfidardo ha ospitato a bordo campo l’organizzazione di volontariato Follereau, storica onlus fidardense nata dall’impegno dei volontari e degli educatori che, dal 1978, si prendono cura dei più deboli. L’evento è stato celebrato con una donazione, autonomamente elargita dagli ultras fidardensi. Un gesto davvero lodevole.