Alluvione ad Ancona, rose rosse e lacrime di rabbia: “Una ferita non rimarginabile”

Da Senigallia a Barbara e Pianello, ieri le commemorazioni. Fiaccolata e sostegno a Simone, il sopravvissuto

La fiaccolata di ieri sera a Pianello. A Corinaldo sono state accese 13 candele. Nel riquadro, le rose rosse deposte a Senigallia per ricordare la mamma e la sorella di Simone Bartolucci

La fiaccolata di ieri sera a Pianello. A Corinaldo sono state accese 13 candele

A Senigallia è stato deposto un mazzo di rose rosse su ‘Ponte degli Angeli’. A Barbara si è svolta una funzione proprio davanti alla casa di Brunella Chiù, la donna uccisa dal Nevola insieme alla figlia Noemi. Il figlio della donna, Simone, riuscì a salvarsi ed in questi anni ha affrontato con grande dignità questo dramma.

Un dolore enorme, senza dimenticare i terribili mesi di ricerca del corpo della mamma. Brunella infatti è stata ritrovata nei pressi delle isole Tremiti ed ha fatto ritorno a casa solamente nell’ottobre scorso. E proprio lì, nel piazzale davanti all’abitazione della famiglia di Simone, dove tutto è iniziato, si è svolta una cerimonia al cospetto di tanti cari, dei sindaci del territorio, delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco. La funzione è stata officiata dal Vescovo della Diocesi di Senigallia Franco Manenti che ha rimarcato il concetto e l’importanza del mettere in sicurezza ogni aspetto della nostra vita.

Silenzio e commozione per ricordare la mamma e la sorella di Simone Bartolucci, uccise nell'alluvione di due anni fa
Silenzio e commozione per ricordare la mamma e la sorella di Simone Bartolucci, uccise nell'alluvione di due anni fa

“C’è un Dio, padre di Gesù, a cui sta a cuore la messa in sicurezza della nostra vita attraverso un percorso di condivisione, di vicinanza. Oggi stiamo vivendo un momento di condivisione, in fondo l’alluvione ci ha portato a condividere esperienze, progetti e le nostre paure. In tutti i territori coinvolti da questa tragedia abbiamo scoperto di essere una comunità e che le relazioni sono il tessuto vitale della nostra esistenza”. Sotto la statua di Santa Barbara di fronte alla villetta, dove secondo la tradizione popolare la santa apparve per fermare un esercito invasore, è stata posta una corona di fiori per ricordare la memoria delle vittime.

“L’alluvione ce li ha strappati da questa vita terrena, ma sono nelle mani di Gesù - rimarca Monsignor Manenti -. E noi su questa terra, dobbiamo mettere in sicurezza la vita degli altri per far si che anche la nostra sia salva e sicura". Un mazzo di fiori è stato posto sul ponte di Ripalta per ricordare il piccolo Mattia, in serata invece si è svolta la fiaccolata a Pianello di Ostra, mentre a Corinaldo sono state accese 13 candele, una per ogni vittima, all’interno della chiesa di San Domenico. Un’iniziativa che ha previsto momenti di preghiera e delle letture da parte dei fedeli che si sono ritrovati per vivere insieme alcune ore di raccoglimento.