Alluvione, ok alla raccolta dei detriti

Il materiale sarà utilizzato per realizzare il sottofondo di un piazzale destinato all’edilizia. Via libera dell’Arpam

Alluvione, ok alla raccolta dei detriti

Alluvione, ok alla raccolta dei detriti

Partita la rimozione del materiale sovralluvionato, sarà utilizzato per realizzare il sottofondo di un piazzale per edilizia. Le analisi Arpam hanno dato l’ok per il trasferimento del mix tra sabbia–ghiaia–limo, accatastato nel piazzale a poca distanza dal casello autostradale. "Si tratta di 40 mila metri cubi di materiale, per un peso di circa 60 mila tonnellate – spiega l’ingegner Vito Macchia – non appena c’è stata la possibilità, la ditta interessata ha avviato la richiesta e subito sono state portate a termine le pratiche che consentono di poter rimuovere il materiale rimosso per consentire l’ampliamento dell’alveo del fiume". Destinazione Trecastelli dove avverrà il riutilizzo, per lo spostamento occorrerà poco più di un mese. Intanto continua senza sosta l’opera di ricostruzione post alluvione 2022 da parte della regione Marche grazie alle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale. Tutto il territorio colpito dalla terribile tragedia è in attività e si sta procedendo insieme ai comuni, al Consorzio di bonifica al ripristino dei tanti manufatti danneggiati. Ieri, alla presenza del nuovo sindaco di Serra de’ Conti, Silvano Simonetti, e del vice commissario per l’alluvione, Stefano Babini, è stato effettuato un sopralluogo nel territorio serrano per verificare lo stato di attuazione dei lavori di rifacimenti dei ponti. Sempre sul versante ponti, il vice commissario Babini ha inoltre sollecitato la Provincia di Ancona per l’avvio dei lavori sul ponte del Coppetto che collega Ostra e Ostra Vetere, finanziato con circa 4 milioni di euro. Poco meno di un mese fa erano stati consegnati i lavori proprio per il ponte del Coppetto, che sarà realizzato a una sola campata di cinque metri. Nessuna novità per il ponte Garibaldi per cui ancora, nonostante i solleciti da parte della minoranza e dell’amministrazione comunale, sembra non avere un progetto definitivo. Resta l’idea del ponte ad un metro e mezzo sopra l’impalcato, un manufatto che necessita di rampe d’accesso che dovranno essere realizzate in prossimità del centro, modificando la viabilità. Ma il problema del ponte Garibaldi è legato anche al ponte degli Angeli, che andrebbe abbattuto e ricostruito. Dopo l’alluvione del 15 settembre 2023, il ponte era finito nel mirino della Procura, in quanto non sarebbe stato previsto il franco idraulico di 1,5 metri, rispetto ai valori con una piena del fiume.