REDAZIONE ANCONA

Alluvione, Mangialardi a giudizio: “Dimostrerò la mia innocenza”

L’ex sindaco di Senigallia ha risposto dopo la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto sui fatti avvenuti nel 2014

L'ex sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi

L'ex sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi

Senigallia (Ancona), 25 luglio 2024 – "Proverò la mia innocenza”. A ventiquattro ore dal rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi (inondazione colposa), l’unico reato che non si è prescritto nel tira e molla giudiziario che riguarda l’alluvione del 3 maggio 2014.

Mi aspettavo questa decisione da parte della Procura aquilana, quindi non cambia nulla rispetto a quanto sostenuto in questi ultimi dieci anni – spiega il capogruppo regionale Pd –. D’altra parte, la celebrazione del processo rappresenta una soluzione quasi fisiologica dopo che per oltre un decennio sono stati sperperati milioni di euro di denaro pubblico solo per vedere i capi d’accusa decadere uno dopo l’altro, a dimostrazione della fragilità del quadro accusatorio mosso nei miei confronti dalla Procura di Ancona. E non parlo solo dei presunti reati minori finiti in prescrizione, ma anche di quelli più gravi dai quali sono stato prosciolto come l’omicidio colposo plurimo e la mia presunta corresponsabilità sulla mancata realizzazione di opere prioritarie per la difesa idrogeologica nell’ambito del progetto PercorriMisa. Purtroppo, temo che questa infinita trafila giudiziaria, che ovviamente ho già pagato e continuo a pagare personalmente anche sul piano emotivo, abbia poco a che fare con il termine giustizia”.

L’udienza è stata fissata per il 10 ottobre 2024: “Sono certo che, anche in questa occasione, come già avvenuto per il caso della piscina delle Saline, saprò dimostrare ai giudici la mia innocenza – afferma –. Come ho già detto più volte, andrò a spiegare come l’alluvione non può essere imputata al rinvio di un mese (da parte del consiglio comunale e non da me) dell’approvazione della variante al Piano regolatore per la realizzazione delle vasche di espansione, considerato che il progetto era stato finanziato per la prima volta nel 1982 e che a tutt’oggi non è stato ancora realizzato. Un intervento, tra l’altro, che sia come sindaco di Senigallia che adesso come consigliere regionale, ho ripetutamente sollecitato alla Regione Marche, ma che, ribadisco, in ogni caso, non rappresenta da solo la soluzione definitiva al problema delle esondazioni. E spiegherò anche come neppure le valutazioni tecniche, non politiche, espresse a suo tempo dal comune di Senigallia sulla perimetrazione del piano di assetto idrogeologico”.