Bambina di 5 anni affetta da una cardiopatia congenita grave salvata all’ospedale di Torrette dall’équipe della Cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita coordinata dal primario Sergio Filippelli. Una doppia, buona, anzi buonissima notizia. La prima e più importante, è aver potuto salvare la piccola da una patologia cardiaca rara (un’incidenza di circa 1 caso ogni 300mila bambini nati), mentre la seconda è di natura squisitamente tecnica: il reparto da pochi mesi guidato dal dottor Filippelli è tornato a essere pienamente operativo e rappresenta di nuovo uno dei fiori all’occhiello non solo dell’azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, ma di tutta la sanità regionale.
"Sono molto contento per la piccola Sofia (il nome è di fantasia, ndr) e per i suoi splendidi genitori che hanno potuto fare ritorno a casa più sereni – spiega il direttore della cardiochirurgia pediatrica Filippelli – Orgoglioso di dirigere questo reparto che ha dato prova di poter offrire un servizio sanitario di alta qualità ai piccoli pazienti. Un doveroso plauso va fatto al dottor Alessandro Capestro per la brillante diagnosi e per la gestione cardiologica del caso. In questi due mesi di lavoro qui vedo attenzione ed entusiasmo".
A metà ottobre Sofia, una bambina di appena 5 anni residente con la sua famiglia in provincia di Ancona, apparentemente in buona salute, è arrivata all’osservazione del reparto cardiochirurgico dopo che la pediatra curante, nei mesi precedenti, aveva rilevato un soffio cardiaco. I genitori della piccolina hanno deciso di rivolgersi all’ambulatorio cardiologico dell’ospedale Salesi. Un elettrocardiogramma ha destato i primi sospetti diagnostici, orientando l’esame del dottor Capestro verso la diagnosi di una cardiopatia congenita estremamente rara e potenzialmente letale se non trattata. A quel punto è stato disposto l’immediato ricovero nel reparto di cardiochirurgia e dopo una riunione collegiale, i medici hanno deciso di procedere al trattamento chirurgico della cardiopatia.
Il dottor Filippelli, coadiuvato dalla sua equipe, ha eseguito il delicato intervento di reimpianto della coronaria sinistra, spostandola dall’arteria polmonare all’arteria aorta (cioè dove nasce abitualmente). Successivamente la bambina è stata trasferita in degenza dove ha completato la ripresa fino alle dimissioni, appena 12 giorni dopo l’intervento, e il ritorno a casa. Gioia nelle parole dei genitori di Sofia: "Difficile descrivere ciò che abbiamo vissuto. In questo momento proviamo una profonda gratitudine nei confronti del personale sanitario di Torrette incontrato lungo il nostro sofferto percorso. Il primario Sergio Filippelli che ha fatto la “magia” al cuore, ha dato fin da subito dimostrazione di una forte umanità ed empatia, attitudine che ha aiutato noi genitori ad attraversare i momenti più critici. La sua equipe ci ha supportato in ogni momento delle lunghe giornate passate nel reparto. Abbiamo vissuto un’esperienza che ci ha ulteriormente ricordato come la cura del corpo deve necessariamente convivere con la cura dell’anima: Restiamo umani".