GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Allarme truffe agli anziani: "La nostra provincia ora è la più colpita d’Italia. Un’azienda di criminali"

I carabinieri mettono in guardia sul dilagante fenomeno basato a Napoli "Siamo nel picco, dobbiamo arginarli. Ecco come agiscono e come difendersi".

I carabinieri mettono in guardia sul dilagante fenomeno basato a Napoli "Siamo nel picco, dobbiamo arginarli. Ecco come agiscono e come difendersi".

I carabinieri mettono in guardia sul dilagante fenomeno basato a Napoli "Siamo nel picco, dobbiamo arginarli. Ecco come agiscono e come difendersi".

Va immaginata un’azienda (a delinquere), in cui ciascun soggetto riveste il proprio ruolo nella catena di montaggio (del crimine). C’è il gran regista, il "telefonista". Basato a Napoli o nello strettissimo hinterland. Chiuso in uno stanzino, chissà dove, nell’ombra. A chiamare numeri fissi e a carpire informazioni alla ricerca di anziani, meglio se soli, cui rubare sentimenti, gioielli e averi. Con il solito cliché: il parente in arresto o in pericolo di salute per un incidente. C’è poi un intermediario, che si occupa di assoldare persone disposte a lavorare (illecitamente) pur di guadagnarsi una mancia con cui vivere (il bottino grosso va ai telefonisti). E ci sono, quindi, esattori e autisti: quelli che partono dalla Campania con auto a noleggio, per arrivare nelle Marche, specie nell’Anconetano. Qui, a volte, dormono persino in parcheggi pubblici e quando, nel frattempo, il telefonista ha ottenuto quello che voleva (il nonnino, in difficoltà, pronto a consegnare soldi e preziosi), gli esecutori del ritiro intervengono e chiudono il cerchio delle odiose e spietate truffe ai danni degli anziani. Nella scala criminale pesano meno degli altri, seppure siano i più esposti e quelli più frequentemente beccati dalle forze dell’ordine. Pesano meno, ma sono replicabili. "Ci sarà sempre qualcuno pronto a ‘sacrificarsi’", il senso del messaggio.

Per stroncare quei reati, piuttosto, è necessario accrescere la consapevolezza nel territorio – tra i più esposti e colpiti d’Italia, almeno oggi – per fare in modo che certi raggiri non riescano più, vengano bloccati e, quindi, "il fenomeno criminale diventi al più presto non remunerativo". Lo ha spiegato, ieri mattina, il colonnello Roberto Di Costanzo, comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, nel corso di un’interessante conferenza mettendo in guardia rispetto ad un tema che coinvolge tutti. Soltanto la scorsa settimana sono stati arrestati tre malviventi a Numana. E, si è scoperto, il dato per Ancona e provincia inquieta: "Siamo nel picco – ha avvertito Di Costanzo –. Nel 2024 il numero di truffe ai danni agli anziani è aumentato in maniera esponenziale rispetto al 2023, a fronte di un 2022 in cui erano quasi assenti".

Un’organizzazione criminale da brividi. Non è noto, ancora, se vi siano legami con la malavita. Ma la struttura è articolata e il giro d’affari consistente. "Sono il maresciallo dei carabinieri" oppure "l’avvocato". "Suo figlio ha provocato un incidente", "un suo parente è in pericolo" o "in arresto". È in quel momento di smarrimento che si compie la disgrazia. Sono stati portati via anche bottini intorno ai 20mila euro e con modalità, spesso, variegate. "Che poi provocano conseguenze pesanti per le vittime, soprattutto a livello psicologico", ha proseguito Di Costanzo.

In tal senso l’impegno dell’Arma è costante. Sia sul piano repressivo, lo dimostrano i recenti interventi. Sia su quello preventivo: "Stiamo andando nelle parrocchie, nei circoli, nelle piazze, partecipiamo alle riunioni di condominio per informare quante più persone possibili". Serve uno sforzo collettivo per estirpare una piaga sociale dei giorni moderni e difendere i nostri nonni.