Agnello non si ferma: "Già pagata l’Irpef. Due imprenditori dorici entreranno in società"

Marsella, advisor del nuovo proprietario del club ricevuto dalle mani di Tiong: "Il sindaco Silvetti non si fida? Noi siamo qui, pronti a fare la nostra parte".

Agnello non si ferma: "Già pagata l’Irpef. Due imprenditori dorici entreranno  in società"

Agnello non si ferma: "Già pagata l’Irpef. Due imprenditori dorici entreranno in società"

Come nel peggior incubo, l’estate dell’Ancona continua a riservare colpi di scena. La mancata iscrizione alla serie C ha spalancato le porte a scenari degni del miglior romanziere.

Dalla cui penna è saltato fuori il nome di Francesco Agnello, un imprenditore campano con interessi nelle acque minerali e nel food e con particolari appetiti nel mondo del calcio. Agnello, per bocca del suo advisor sportivo Francesco Marsella, spiega per filo e per segno quello che sta succedendo. "Abbiamo già provveduto a versare 69mila euro di Irpef depositando ieri (venerdì ndr) i relativi F24. Contestualmente abbiamo preso contatti con l’associazione italiana calciatori perchè il passo successivo sarà quello di saldare le pendenze con i giocatori".

A tal proposito i calciatori, che da oggi saranno ufficialmente svincolati e potranno accasarsi altrove, vantano gli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno: stiamo parlando di circa 900 mila euro. "Dobbiamo ovviamente pagare tutto – spiega Marsella – perchè questo ci impone la federazione. Ieri abbiamo avuto un colloquio con il presidente Gravina". E cosa sarà saltato fuori? Il Comune sostiene che l’unica Ancona accreditata può essere solo quella che esce dal bando... "Non è così – dice Marsella – e ce lo ha garantito anche Gravina. La federazione e la Lega vogliono un progetto credibile e a lunga gittata. Non basta l’assegno circolare da 400 mila euro da versare entro il 4 luglio per l’iscrizione alla serie D. Serve un business plan, serve un organigramma ben definito, serve dimostrare solidità economica, serve dimostrare di aver pagato tutte le pendenze insolute, i debiti con i fornitori, gli stipendi con i giocatori. Vi voglio sottoporre una questione: se tutto questo lo stiamo già facendo noi, l’eventuale altra società che cosa potrebbe mai dimostrare di fare? Aggiungo inoltre un altro aspetto: riceviamo continuamenmte mail da parte di genitori infuriati che pretendono indietro i 300 euro per l’iscrizione dei propri figli al camp dell’Ancona. Che cosa dovremmo rispondere, che non li paghiamo perchè il sindaco o chi per lui non vuole prenderci in considerazione?". E allora che fare? "Con il sindaco abbiamo avuto una call rapida nei giorni scorsi. Poi non abbiamo sentito più nessuno. Non sappiamo perchè. Non si fidano? Noi siamo qui, pronti a dimostrare quello che ritengono più opportuno. Da lunedì mattina se interverranno altri soggetti interessati a fare il bene dell’Ancona noi consegneremo le chiavi della società. Ci sono già due imprenditori anconetani che ci hanno dato l’assenso ad entrare. Nelle prossime ore comunicheremo nomi e modalità. Più di così..."

a.mas.