GIUSEPPE POLI
Cronaca

Agnello non si ferma. Contattato ieri Canil per avere le sue quote

L’ex presidente pronto a cederle alla nuova società

Agnello non si ferma. Contattato ieri Canil per avere le sue quote

Agnello non si ferma. Contattato ieri Canil per avere le sue quote

Quella di Francesco Agnello è la strada alternativa a Daniele Silvetti. L’imprenditore e nuovo patron dell’Us Ancona sta bussando da giorni alla porta del sindaco senza essere ricevuto, ma sa che se oggi l’estremo tentativo di creare una nuova società dalle cordate che hanno partecipato al bando non avrà esito, Silvetti dovrà valutare l’ipotesi di trattare con lui. Per il bene del calcio dorico ma anche per quello delle casse del Comune di Ancona.

Perché in ballo c’è anche quell’acquisizione del terreno destinato a centro sportivo scaduta lo scorso 30 giugno per cui i legali dell’Us Ancona nei giorni scorsi, tramite pec, hanno chiesto una proroga di sei mesi. Una questione non di poco conto anche per le casse del Comune che sarebbe costretta a una importante variazione di bilancio per far fronte al "buco" lasciato dalla mancata trattativa con la società allora in mano a Tiong. Per valutare e decidere, dopo aver portato a compimento il disegno di Francesco Agnello che dovrebbe condurre l’Us Ancona, con il placet del sindaco Silvetti che ancora non ha raccolto, all’iscrizione in sovrannumero alla serie D. La procedura dettata dalle Norme organizzative interne della Federcalcio sembra essere chiara ed evidente, ma tanti sono i fatti accaduti nelle ultime settimane, prima e dopo la cessione dello scorso 26 giugno. E su questi fatti i legali di Francesco Agnello sembrano voler fare leva per centrare l’obiettivo dell’iscrizione alla serie D. Francesco Agnello e i suoi collaboratori, che poi di fatto costituiscono il nuovo management dell’Us Ancona, stanno procedendo velocemente e, in tal senso, risulterebbero aver effettuato proprio ieri i pagamenti degli stipendi dei tesserati biancorossi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, la voce più pesante del passivo dell’Us Ancona, pari a circa 1,4 milioni di euro, comprensivi di versamenti previdenziali, ritenute fiscali e trattamenti di fine rapporto. Ma avrebbero preparato anche i 400mila euro da versare alla Figc. Inoltre c’è anche la questione del 5% di proprietà di Mauro Canil, proprio ieri contattato dai legali di Agnello. Canil nei giorni scorsi aveva fatto sapere alla nuova proprietà di essere disponibile a cedere la sua percentuale e ieri è stato contattato: nei prossimi giorni dovrebbe essere fissato l’appuntamento per il passaggio. A breve, a brevissimo, ma non necessariamente entro il prossimo 4 luglio. Proprio sui tempi di questo passaggio di proprietà, infatti, vorrebbero puntare i legali di Agnello, per permettere all’Us Ancona di ottenere l’ammissione in sovrannumero alla serie D, e l’intenzione di rilevare anche il 5% di Mauro Canil sembrerebbe confermare le intenzioni molto ferme della nuova proprietà. Agnello sembra dunque proseguire sulla strada intrapresa mercoledì scorso, dal giorno in cui è diventato proprietario dell’Us Ancona, confermando tutte le intenzioni espresse, in modo più o meno chiaro, nei comunicati dei giorni scorsi. Se ora Silvetti non riuscirà a condurre in porto una nuova società, potrebbe trovarsi nelle condizioni di prendere stavolta in considerazione quanto fatto in questi giorni da Agnello e i suoi collaboratori. Potrebbe, infatti, essere l’unica strada da percorrere per portare l’Ancona calcistica al traguardo della serie D in sovrannumero.