
La donna si era rifugiata in una camera da letto e il 50enne ha sfondato la porta: è finito ai domiciliari con il braccialetto elettronico .
Il suo era un tarlo continuo, era convinto che la moglie avesse delle scappatelle. L’ultimo sospetto lo ha portato a impugnare un’ascia, di quelle usate per spaccare la legna, e ha sfondare la porta della camera da letto dove la donna si era rinchiusa dopo l’ennesimo litigio e scenata di gelosia. Dopo diverse picconate l’infisso ha ceduto. La rabbia del marito si è accanita anche sul cellulare di lei, fatto in mille pezzi. La moglie è riuscita a divincolarsi e a trovare rifugio dai vicini di casa da dove ha chiamato terrorizzata il 112. L’uomo l’aveva rincorsa con l’ascia ancora in mano e l’aveva minacciata: "Questa sera ti ammazzo". L’aggressione risale alla notte tra venerdì e sabato scorsi, a Monte Roberto, dove sono arrivati i carabinieri che hanno arrestato il marito per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi (denunciandolo per maltrattamenti in famiglia). A finire in manette è stato un 50enne, operaio, di origine macedone. Vittima la moglie, una connazionale, anche lei di 50 anni. La coppia è sposata da 32 anni e negli ultimi due anni la donna avrebbe subito più volte percosse dal marito e anche minacce.
Lui l’avrebbe spesso seguita e le avrebbe controllato di continuo il cellulare, sospettando tradimenti. L’ultimo con un collega di lavoro della donna. Venerdì l’ha seguita fino a un distributore di benzina, convinto che si dovesse vedere con l’amante, poi l’ha persa di vista. A quel punto ha raggiunto un’abitazione dove era convinto ci fosse la moglie con il collega. Prima ha suonato a dei vicini di casa poi ha sfondato una porta con l’ascia credendo fosse l’abitazione dell’amante ma in realtà è di due donne che non c’entrano nulla (lo hanno denunciato per danneggiamenti). Dentro non c’era nessuno ed è tornato a casa iniziando a fare il terzo grado alla moglie. I carabinieri hanno trovato l’ascia fuori dal garage.
Moglie e marito sono stati portati in caserma e l’ascia è stata sequestrata. La moglie ha sporto denuncia raccontando che erano due anni che subita violenze fisiche. A gennaio la donna lo aveva già denunciato una volta, dopo un litigio scoppiato in auto e durante il quale lui avrebbe sfondato il parabrezza con l’ascia. Il giorno dopo l’avrebbe picchiata rompendole un dito. Riportò 30 giorni di prognosi. L’arresto del 50enne, difeso dall’avvocato Antonio Gagliardi, ieri è stato convalidato dalla gip Sonia Piermartini che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, il divieto di comunicazione e il braccialetto elettronico. L’uomo si è difeso dicendo che voleva che la moglie lasciasse l’abitazione perchè ha un altro uomo.
Marina Verdenelli