
Aggiravano l’abbonamento della Pay tv. Accusati di frode informatica e ricettazione
Attraverso un canale Instagram riuscivano ad accedere ai programmi della televisione a pagamento aggirando però il vero abbonamento, per il quale avrebbero dovuto pagare anche fino a 40 euro al mese. Con poco più di 12 euro mensili invece riuscivano a vedere film, sport, partite di calcio, documentari e tutto quanto le grandi piattaforme, da Sky a Dazn immettevano nei circuiti. Un reato di frode informatica con violazione del diritto di autore e anche ricettazione. A scoprire gli abbonamenti tarocchi è stata la guardia di finanza di Roma. In questo caso il prodotto venduto, violando la legge, era sicuro ma...